FOTO DI REPERTORIO

Villa Literno / Santa Maria Capua Vetere – Marito stalker incarcerato ma il fatto non sussiste: rigettato il risarcimento

Villa Literno / Santa Maria Capua Vetere – Dopo quattro mesi in cella F.M., 35enne di Santa Maria Capua Vetere, viene assolto in primo grado perché “il fatto non sussiste” e, per i giudici della Cassazione, ha diritto al risarcimento per la reclusione. La richiesta di riparazione per ingiusta detenzione è stata rigettata perché ritenuto infondato il ricorso proposto nell’interesse del 35enne, in relazione al reato di stalking ai danni dell’ex convivente. F.M., era stato tratto in arresto nel 2019 in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare confermata dal tribunale partenopeo in sere di riesame che è stata poi revocata a seguito della sentenza di assoluzione pronunciata dal tribunale di Napoli Nord (poiché i fatti sono avvenuti a Villa Literno), con la formula “perché il fatto non sussiste”. La Corte di riparazione ha però ritenuto sussistente in capo all’istante condotte gravemente colpose tanto sul piano extraprocessuale che processuale.  Quanto al primo profilo, al netto della ritrattazione della persona offesa è stato posto l’accento su file audio inviati dal 35enne all’ex moglie dal contenuto minaccioso. Altro comportamento ritenuto gravemente colposo è stato quello riferito dagli stessi genitori dell’imputato relativamente ad una animata discussione tra il loro figlio e la persona offesa in occasione della quale la donna veniva malmenata, rompendole il cellulare. Quanto al profilo processuale la Corte ha ritenuto ostativo l’avere il 35enne proceduto al risarcimento del danno provocato all’ex moglie prima della ritrattazione di quest’ultima e dell’udienza di discussione. Secondo il giudice della riparazione tale risarcimento che presuppone l’esistenza di un atto illecito sarebbe da considerare quale ammissione dei fatti e ulteriore conferma degli elementi addotti dalla pubblica accusa. Per la Suprema Corte il ricorso è infondato poichè “corretto l’iter logico della corte della riparazione che dopo aver passato in rassegna la pronuncia assolutoria a cui il giudice di merito è pervenuto, una volta acquisita la ritrattazione della denunciante, ha posto l’accento sul materiale probatorio che era già stato valorizzato dal giudice della cautela”.

Guarda anche

Calcio violento e folle: il Nola tende un’imboscata ai tifosi della Real Normanna: la vendetta degli aversani

Aversa / Teverola – Ieri, domenica 11 maggio, i tifosi del Nola sono accorsi numerosi …