Pignataro Maggiore – Il Commissario Straordinario ha approvato il nuovo inventario dei beni mobili e immobili: emerge un patrimonio aggiornato, più trasparente e pronto ad affrontare le sfide future del Comune. In un momento cruciale per la vita amministrativa di Pignataro Maggiore, ancora in gestione commissariale dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale, arriva un tassello importante per la trasparenza e la solidità economico-finanziaria dell’Ente: l’aggiornamento dell’inventario dei beni comunali al 31 dicembre 2024. La deliberazione n. 30 del 31 marzo 2025, firmata dalla Commissaria Straordinaria Savina Macchiarella, sancisce l’approvazione del nuovo inventario comunale, redatto dalla società MYO S.p.A. su incarico dell’Ufficio Tecnico. Non si tratta solo di un atto dovuto, ma di un vero e proprio strumento di governo: l’inventario infatti non è più una lista statica di beni, ma un asset strategico da valorizzare e utilizzare per rilanciare il ruolo dell’Ente locale nella promozione economica, sociale e culturale del territorio Il documento aggiornato fotografa in modo dettagliato il patrimonio comunale suddividendolo in:
Beni demaniali, come strade, giardini pubblici, fognature e cimiteri;
Beni patrimoniali indisponibili, destinati a servizi pubblici (es. scuole, teatri, sedi comunali);
Beni patrimoniali disponibili, ovvero quei beni che potrebbero essere messi a reddito o dismessi.
Dal punto di vista quantitativo, il valore complessivo delle immobilizzazioni materiali passa da circa 23,29 milioni di euro del 2023 a oltre 23,69 milioni nel 2024, con un incremento netto di oltre 400 mila euro.
Questo aumento è dovuto principalmente a:
Investimenti per 1.469.398,59 euro nel 2024 (titolo II della spesa);
Aggiunta di nuove aree catastali (foglio 11, particelle 5215 e 5217, in via Siani);
Calcolo degli ammortamenti secondo i nuovi principi contabili previsti dal D.Lgs. 118/2011.
Una delle indicazioni più rilevanti della relazione tecnica è il cambio di paradigma nella gestione patrimoniale: i beni comunali non vanno semplicemente conservati, ma devono essere valorizzati. In questo senso, l’inventario aggiornato potrà:
Facilitare eventuali programmi di dismissione o concessione di beni inutilizzati;
Supportare la partecipazione a fondi immobiliari o nuove forme di finanziamento;
Migliorare la redditività del patrimonio disponibile;
Offrire garanzie per l’emissione di obbligazioni o l’accesso a fondi regionali, statali ed europei.
Il nuovo inventario sarà allegato al rendiconto della gestione 2024, diventando così parte integrante della “fotografia economica” del Comune che verrà ereditata dalla futura amministrazione. In vista delle prossime elezioni amministrative, previste tra meno di due mesi, il documento rappresenta un punto fermo per chiunque voglia costruire un programma serio e sostenibile.
Sarà interessante vedere quali forze politiche sapranno leggere in queste righe numeriche le opportunità per una nuova stagione amministrativa: chi punterà sulla valorizzazione del patrimonio disponibile?
In una fase segnata da incertezza politica, trasparenza contabile e patrimonio aggiornato diventano strumenti di fiducia per cittadini e candidati.