SPARANISE – Comune sciolto per camorra e assunzione di Martiello al comune di Sessa Aurunca: il caso arriva in parlamento. Durissima interrogazione di Schifone

SPARANISE – La vicenda legata allo scioglimento dell’amministrazione guidata da Salvatore Martiello, il successivo concorso vinto dallo stesso Martiello presso il municipio di Sessa Aurunca e l’affidamento di importanti ruoli apicali affidati dall’amministrazione comunale di Sessa Aurunca a Martiello, hanno spinto la deputata Marta Schifone a presentare una interrogazione al  Ministro competente. In sostanza la deputata napoletana chiede chiarezza in merito alla partecipazione al concorso di Martiello che all’epoca si trovava sotto processo per causa di ineleggibilità alla pubblica funzione di sindaco. Secondo Schifone è preoccupata che allo stesso Martiello, in costanza di periodo di prova, veniva affidato il delicato incarico di natura dirigenziale di responsabile degli affari generali e del personale; inoltre, allo stesso Martiello, veniva ulteriormente affidato il delicato incarico di vice segretario generale dell’ente.
L’interrogazione:
Marta Schifone – deputata di Fratelli d’Italia – interroga il Ministro dell’interno, al Ministro per la pubblica amministrazione per sapere, premesso che:
con decreto del Presidente della Repubblica 19 dicembre 2022, si è proceduto allo scioglimento del consiglio comunale di Sparanise (Caserta) e nomina della commissione straordinaria;
dall’esito di approfonditi accertamenti sono emerse forme di ingerenza della criminalità organizzata che, hanno esposto l’amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l’imparzialità dell’attività comunale;
la permeabilità dell’ente ai condizionamenti esterni della criminalità organizzata ha arrecato grave pregiudizio agli interessi della collettività ed ha determinato la perdita di credibilità dell’istituzione locale;
al fine di porre rimedio alla situazione di grave inquinamento e deterioramento dell’amministrazione comunale di Sparanise, si rese necessario dar luogo allo scioglimento del consiglio comunale, disponendo il conseguente commissariamento per rimuovere tempestivamente gli effetti pregiudizievoli per l’interesse pubblico e per assicurare il risanamento dell’ente locale; il prefetto di Caserta riferiva che gli accertamenti in ordine alla sussistenza di fenomeni di infiltrazione e condizionamento mafioso riguardante il comune di Sparanise sono scaturiti dagli sviluppi di Direzione distrettuale antimafia di Napoli, nell’ambito di un procedimento penale nel quale anche il sindaco del comune di Sparanise, unitamente ad altri, risulta indagato per i reati di cui agli articoli 319 e 416-bis.1, primo comma del codice penale.
La vicenda giudiziaria è relativa ad alcune procedure di affidamento della gestione di servizi socio-assistenziali a cooperative ritenute espressione degli interessi dei clan camorristici egemoni nell’alto casertano all’esito della quale, nel dicembre 2021, è stata data esecuzione ad un decreto di perquisizione personale, informatica e locale, emesso dalla suddetta autorità indagante; in relazione all’esecuzione del predetto provvedimento giudiziario, è stato messo in luce il radicamento in quel territorio della criminalità organizzata di stampo mafioso;

è emerso uno spaccato di quasi venti anni di affidamenti nei servizi sociali, con centinaia di migliaia di euro pubblici erogati alle cooperative un’ampia inchiesta giudiziaria disposta dalla procura della Repubblica socio-scolastici-assistenziali che per la Direzione distrettuale antimafia sarebbero finite nelle casse del clan dei Casalesi;
il Tar Campania ha dichiarato legittimo nel marzo 2024 lo scioglimento del Consiglio comunale; con decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 2024 veniva perpetuata la proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Sparanise;
ciò nonostante, considerato il contesto di riferimento, il sindaco di Sparanise, in pendenza della ineleggibilità alla pubblica funzione di sindaco, partecipava ad un concorso pubblico presso il comune di Sessa Aurunca, concorso esitato nel 2024 favorevolmente per il Martiello, con il rilevante ruolo di funzionario di elevata qualificazione in un importante comune come quello di Sessa Aurunca di circa 20.000 abitanti;
in modo preoccupante allo stesso Martiello, in costanza di periodo di prova, veniva affidato il delicato incarico di natura dirigenziale di responsabile degli affari generali e del personale;
inoltre, allo stesso Martiello, veniva ulteriormente affidato il delicato incarico di vice segretario generale dell’ente.
Alla luce di tutto questo Schifone  chiede “…se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa, in base a quale criterio o procedimento sia stato possibile per il dott. Martiello, in costanza di tale provvedimento inibitorio quale scioglimento del consiglio comunale, partecipare ad un pubblico concorso per posizione apicale in un comune limitrofo;
se, all’atto delle dichiarazioni di rito prodromiche ad un pubblico concorso risulti, abbia mai dichiarato di essere stato destituito da pubbliche funzioni;
in considerazione della potenziale esposizione dell’ente a condizionamenti della criminalità organizzata, di quali elementi disponga in ordine al conferimento di un simile incarico al dottor Martiello, nelle more della definizione e delle decisioni finali della magistratura.

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