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PIETRAMELARA – Incentivi ai dipendenti: De Ponte chiede chiarimenti, Leonardo spende 4000 euro per il parere di un avvocato. Tanto pagano i cittadini

PIETRAMELARA – Incentivi ai dipendenti, alla somma di 1.300.000 (un milione e trecentomila euro) di “extra” erogati dal 2007 a tutto il 2012 ad alcuni dipendenti, devono essere aggiunti ancora 4.000 (quattromila) euro che l’amministrazione comunale ha deciso di spendere per ottenere il parere di un avvocato sulla regolarità degli incentivi erogati.

Insomma, il comune chiede ad un professionista esterno di certificare se quello che ha fatto finora è stato corretto oppure no. Finora, il sindaco Luigi Leonardo e la sua giunta non avevano sentito il bisogno di farlo, ma ora, incalzati da una serie di interrogazioni delle opposizioni e da diversi articoli di stampa, hanno deciso di mettere mano alla borsa e utilizzare le prestazioni di un professionista. E’ lo stesso sindaco a scriverlo, nero su bianco, nella delibera di giunta – la 71 – con cui decide di utilizzare il parere di un legale al quale andranno i 4mila euro.

La decisione della giunta di affidarsi ad un consulente esterno arriva dopo il tentativo di una verifica interna con cui è stato chiesto direttamente agli impiegati di certificare le somme percepite dal 2007 a tutto il 2012. I capi area hanno risposto: è tutto regolare. Ma Leonardo, probabilmente non ci crede del tutto.

Nella vicenda le certezze, finora, sembrano essere due: a pagare sono sempre i cittadini e il 1.3000,000 euro incassati come premi.

 

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14 commenti

  1. Questa e’ la più bella di tutte. Prima danno i soldi nostri per i premi, poi chiedono ai dipendenti che li hanno presi se quello che hanno dato rientra nella legge, dopo che i dipendenti hanno risposto che è tutto ok ( e che dovevano rispondere?!) mettono un avvocato per vedere se è vero oppure no. E’ IL MASSIMO! Non solo si danno, da soli, la patente di ignoranti ma spendono altri soldi nostri. E perché non hanno chiesto all’avvocato prima di darceli i soldi? Adesso questo avvocato dovrà pagarlo il Sindaco e Giunta con la tasca sua.

  2. Chi è quest’avvocato? Maggioranza allo sbaraglio…

  3. Non è giusto che sperpera cosi i soldi pubblici….questo e uno schiaffo alla povera gente!!!

  4. Chi è questo avvocatone pietramelarese il cui parere vale così tanto?? Il figlio illegittimo di Rodotà?

  5. Chi è questo avvocato di Caserta così costoso?
    Dal cognome mi sembra che sta in politica?

  6. mi risulta non essere di Pietramelara…

  7. Non conosco personalmente l’avvocato incaricato dal Sindaco con Delibera di Giunta n. 71 del 17/10/2013 ma di sicuro è un avvocato libero professionista dottore di ricerca della Seconda Università degli studi di Napoli con specializzazione in diritto del Lavoro “trovate sul web Convegno sul mobbing dell’Aquila – Coppito 11 maggio 2010”.
    E’ un incarico molto importante perché le poste in gioco sono alte; infatti, nel caso in cui i riscontri sugli incentivi e modalità (non indennità) dovessero essere affermativi i provvedimenti che l’amministrazione obbligatoriamente dovrà adottare saranno sorprendenti.
    Il Sindaco, con questo ultimo gesto, ha probabilmente rinunciato alla difesa dei propri dipendenti, alla quale va il mio “in bocca al lupo”.

  8. Non ci giriamo attorno, tutti lo sanno, il nostro Luigi ha regalato 4000 euro a un avvocato del Partito Socialista (il neolaureato avv Del Rosso – figlio del consigliere socialista di Caserta) pagandolo sempre con i soldi nostri come se questo giovane fosse un avvocato di lungo corso, con qualche specializzazione, per un caso che non richiedeva sicuramente pareri di nessuno scienziati. A meno che il Sindaco non vuole una risposta di comodo e i grandi professionisti non disposti a dare pure se li paghi 4000 euro.

  9. Addirittura ma allora è il figlio del Candidato con il polo della libertà per le amministrative del Comune di Caserta in quota PSI, non c’è di che meravigliarsi.
    Aspetteremo con ansia di conoscere le motivazioni che darà, o forse non darà, sugli incentivi.
    Guarderemo con attenzione le giustificazioni di merito e solo dopo commenteremo ed agiremo anche nelle sedi opportune.
    Rammento ai lettori e commentatori del presente articolo che qualche anno fà fu liquidata una fattura per il compenso di un parere orale ad un noto avvocato di Capua, di cui non ricordo il nome.

  10. Il costo del parere (poichè di parere si tratta) non è di 4000 euro, ma è di circa 5000 euro, perchè bisogna aggiungere all’onorario gli oneri della cassa forense e l’iva al 22%.
    In effetti non è solo il costo del parere l’unica cosa da mettere in evidenza perché l’incarico avviene solo dopo un inutile tentativo da parte del sindaco di non rispondere. Infatti con le note inviate al consigliere De Ponte, dopo circa 30 giorni, non si è data una risposta alle tante domande poste al Sindaco, molte delle quali lui avrebbe dovuto rispondere perchè persona a conoscenza dei fatti in quanto Capo dell’amministrazione. Forse il Sindaco pensava di poter, con il tempo, non rispondere all’interrogazione (perchè diversamente non si capisce come mai l’incarico viene dato a circa 45 giorni dalla prima interrogazione).
    Forse è questo un ulteriore tentativo di far trascorrere del tempo senza dare risposte e forse l’avvocato dopo un attento esame della documentazione non darà forse mai una risposta, rinunciando all’incarico magari fra due mesi.
    MI SEMBRA DI VIVERE NEL PAESE DEI BALOCCHI!!! I FIGLI DI PAPA PER LA QUALE TUTTO DIVENTA FACILE, MENTRE PER COLORO I QUALI STUDIANO E FANNO SACRIFICI NULLA GLI E’ DOVUTO!!!

  11. Tre semplici domande:

    Un Sindaco può non sapere dell’erogazione di 1.300.000 euro fatta dal suo Comune ai suoi dipendenti?

    Può un avvocato iscritto all’albo dal 2007 dare un parere serio e meditato su una questione tanto complessa e delicata (fermo restando che dovrà assumersi la responsabilità di ciò che scrive)?

    Fino a quando questa gente abuserà della pazienza dei cittadini?

  12. Un parere su una questione così delicata sarà sicuramente portato al controllo di Procura e Corte dei Conti per cui si richiedeva una professionalità di alto livello non un avvocato con solo 5 anni di esperienza, che non può andare in Cassazione e non ha esperienza di assistente di consulenza per varie amministrazioni. Vedrete che parere uscirà speriamo solo che non entra pure lui in questa giostra perché è giovane ed è un peccato inguaiarsi all’inizio carriera.

  13. ULTIM’ORA: sembra che l’avvocato ha deciso di rinunciare all’incarico. Alla faccia dell’avvocato poco competente! Ha fiutato l’aria che tira è visto che ci tiene alla libertà e alla sua professione ha fatto due più due uguale RINUNCIO.

  14. Sindaco e maggioranza ANDATE A CASAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!