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CASERTA – Partito Democratico nel caos, Carrera denuncia brogli e si dimette

CASERTA –Il Partido Democratico è nel caos, il presidente  Arcangelo Correra si è dimesso. La decisione del presidente arriva dopo una denuncia forte che getta ombre pesantissime sul prossimo congresso provinciale. Pregna di amarezza la sua lettera in cui ripercorre l’accaduto e le accuse che gli sono piovute addosso. Le sue dimissioni rappresentano l’ennesima tegola che si abbatte su un congresso che è ormai avvolto da ombre e fitte nubi di sospetto. La parte che sostiene Raffaele Vitale nella corsa alla segreteria provinciale del partito, dopo aver evidenziato più volte che l’altro schieramento non aveva perfezionato le liste con la presentazione dei moduli di accettazione delle candidature, ora sembra voler andare avanti e superare tutto. Dall’altro fronte, però, di ora in ora aumentano i dubbi e le richieste di chiarezza e trasparenza nello svolgimento dell’imminente congresso. Già ieri pomeriggio Roseto aveva in una nota chiesto di poter prendere visione delle anagrafi degli iscritti, (sarebbero 6mila gli adulti e 1300 i Giovani Democratici), che ad una settimana dal congresso ancora non sono stati resi noti, precludendo così la possibilità di conoscere l’esatta platea dei votanti (a cui si aggiungeranno quanti si iscriveranno il giorno del congresso). I renziani, inoltre, hanno chiesto più chiarezza anche sul lavoro dell’ufficio adesione, chiamato a convalidare le tessere (e dunque i votanti) e composta da componenti e da candidati vicini alle aree che sostengono Vitale. Oggi il gruppo di Roseto sta chiedendo che sia fatta luce su tutto, anche su ogni modulo e su ogni nome presente nelle liste, ancora di più dopo i sospetti venuti fuori con la denuncia di Correra.

Ecco la lettera integrale di dimissioni:

“La notte scorsa dopo numerose telefonate di amici che si susseguivano e mi chiedevano tutti sulla stessa circostanza, ho preferito pubblicare un post su Facebook per fare chiarezza su un accaduto che mi ha lasciato totalmente esterrefatto, avendo assistito al comportamento inspiegabile di navigati politici e dirigenti di partito, onde evitare che quanto andavo a raccontare ai miei interlocutori potesse essere distorto, travisato o peggio strumentalizzato. Non ho intenzione di continuare la discussione sull’argomento, preferisco invece invitare tutti ad abbassare i toni che devo riconoscere, da una parte e dall’altra, hanno travalicato i temi del confronto politico, ove mai ve ne fosse stato uno, per solleticare l’interesse dell’opinione pubblica, che in ogni caso ci osserva e ascolta, di argomenti spesso assolutamente privati. Né è mia intenzione dare rilievo ad affermazioni di due giovanotti che non sapendo come sbarcare il lunario si dilettano a scrivere amenità notturne. Tuttavia, qualora questa gogna mediatica e la solita macelleria da social network dovessero proseguire, sarò costretto per mia salvaguardia a tutelarmi nelle sedi deputate. Ad ogni modo se qualcuno avesse interesse di intavolare un contraddittorio sulla questione sarò ben lieto di approfondire l’accaduto nelle opportune sedi.
Fatte le dovute chiarificazioni, vogliate considerare la presente nota quale mia esplicita dichiarazione di irrevocabili dimissioni dalla carica di Presidente dell’Assemblea Provinciale e conseguentemente da componente della Commissione Provinciale per il congresso, ai cui dirigenti auguro di continuare con ciò un lavoro proficuo per il bene di tutti e di porre fine ad una spirale che porterebbe alla dissoluzione politica, qualora non dovessimo ritrovare lo spirito giusto per stare tutti insieme in questo Partito”.

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