Sessa Aurunca – Il 31 gennaio 2025, alle 18:30, ci sarà un incontro promosso dalla “casa del Fanciullo” a Cascano : “La chimera nucleare” – Conversazioni tra Giulia Casella, l’on. Sergio Costa e il pubblico presente. Modera Fabrizio Marino. L’evento si propone di aprire un dialogo con tutti i cittadini presenti sul possibile ritorno all’energia nucleare in Italia, nonostante due referendum, 1987 e 2011, nei quali la risposta degli Italiani è stata un NO secco. Si discuterà, quindi, dell’energia nucleare e delle alternative possibili, in un ampio e sereno confronto, non viziato da posizioni ideologiche e/ o pregiudizi. Perché Legambiente Sessa è contraria al ritorno dell’energia nucleare in Italia. Premesso che stiamo ancora scontando i danni provocati dalla centrale nucleare del Garigliano in cancri, leucemie, mostruosità anche nei bambini, argomenti ai quali molti ribattono che si tratta di una tecnologia obsoleta, mentre c’è un bagaglio di tecnologie moderne con soluzioni accettabili.
Allora precisiamo alcune cose:
1 – SCORIE: L’eredità del nucleare la stiamo pagando caramente. Il problema più grave che non ha trovato soluzioni nel mondo, e sottolineo nel mondo, è relativo allo smaltimento delle scorie radioattive. Le barre di combustibile radioattivo del Garigliano sono state trasferite all’estero (tranne 63 che si trovano ancora nella piscina Avogadro di Saluggia), in massima parte in Gran Bretagna e in Francia, per essere riprocessate, ossia per ricavare uranio e plutonio che serviranno anche per armamenti nucleari e bombe atomiche. Per questo processo ogni anno l’Italia paga fior di milioni. Quello che resta viene vetrificato ed è sempre altamente radioattivo. I cosiddetti “vetri” radioattivi dovrebbero tornare in Italia entro quest’anno, ma il Deposito Nazionale non c’è, quindi corriamo il rischio di vederceli stoccati nel sito della centrale. Al Garigliano dovrebbero tornare, complessivamente 35 metri cubi di “vetri”.
2 – COSTI: Pubblicizzati come economici senza considerare i costi di costruzione, di arricchimento dell’uranio e del suo approvvigionamento, i costi della chiusura del ciclo con le centrali che sono esse stesse enormi scorie radioattive e i costi, enormi, ma insoluti, dello smaltimento. Tutti gli studi internazionali mostrano come l’energia nucleare sia la fonte energetica più costosa e meno competitiva, tant’é che in tutti gli scenari – persino in quello dell’Aiea, l’agenzia internazionale per l’energia atomica – è prevista una riduzione del proprio peso nella produzione elettrica nei prossimi anni a livello mondiale.
3 – TEMPI: di costruzione, e dei tempi storici, ossia i tempi della durata della radioattività dei radionuclidi ad alta attività che durano molte centinaia di migliaia di anni e della loro estrema tossicità.
4 – ACQUA: per raffreddare una centrale occorrono migliaia di litri di acqua al secondo. Con spazi fluviali ancor più ridotti e prosciugati per buona parte dell´anno (fenomeno che aumenterà con l´acutizzarsi degli effetti dei cambiamenti climatici), sarà sempre più difficile avere l’acqua necessaria.
5 – MATERIE PRIME: (uranio, bismuto, trizio): l’Italia è costretta a importarle.
6 – FRAGILITA’ IDROGEOLOGICA: Il nucleare in Italia ha problemi enormi di localizzazione, essendo un territorio fortemente sismico, pervaso dal dissesto idrogeologico.
Da circa 30 anni il numero delle centrali nucleare ha smesso di crescere; ora è circa stabile con molte centrali invecchiate e pochissime in costruzione, allora bisogna fare ricorso alle energie rinnovabili
Vantaggi delle ENERGIE RINNOVABILI ( energia solare, eolica, idroelettrica, geotermica, quella proveniente da maree (maremotrice) e onde, e quella derivante dall’impiego di biomasse):
Disponibilità inesauribile. Sostenibilità ambientale Un ambiente più pulito e più sano .Indipendenza e efficienza energetica. Bassi costi. Occupazione e sviluppo economico. Meno manutenzione.
Nota a cura di Giulia Casella