Pignataro Maggiore – Opere pubbliche: tanti “faremo”, pochi fatti

Pignataro Maggior (di Libera Penna) – Dopo 25 anni di bulimia di calce e cemento, le strutture pubbliche a Pignataro versano in condizioni precarie, fatta eccezione per il parco a Monte e i due complessi sportivi, che sono tutti ben gestiti. Il centro vecchio è cadente e non bastano le tre palle lanciate in piazza per rimetterlo in piedi. La luce pubblica è poco illuminate. L’arredo pubblico è poco urbano. Investire soldi pubblici su tre vecchi plessi scolastici non è stata una scelta avveduta. Con i soldi investiti si poteva costruire un unico polo scolastico dimensionato sulle esigenze reali della popolazione studentesca, evitando ai ragazzi di frequentare le stesse aule dei loro nonni, con il plesso di Monte chiuso agli studenti e aperto solo ai ricordi degli ex alunni. La Casa comunale ha limiti funzionali per i cittadini e i dipendenti. La struttura che ospitava gli Uffici del Giudice di Pace è un rudere. La prossima sarà la sesta campagna elettorale sotto il segno del “faremo il teatro comunale”, mentre le rappresentazioni teatrali si fanno nell’ex refettorio della scuola.L’auspicio per il futuro che i lavori pubblici siano opere strategiche e che migliorino le condizioni di vivibilità del paese, a beneficio di tutti i cittadini e non solo ad uso e consumo della propaganda politica.

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