Sessa Aurunca (di Giovanna Cestrone) – Giovane donna viene morsa da un ragno violino e, nonostante il forte malessere, aspetta ore al Pronto Soccorso. I fatti risalgono a metà Gennaio quando una giovane donna del posto, appena sveglia sente un bruciore alla gamba sinistra e si accorge di avere una parte rialzata con rossore. In un primo momento pensa di essere stata morsa da una zanzara ma, guardando in modo più approfondito, si accorge di avere due puntini neri ravvicinati, come fosse sangue secco. Di lì a poco realizza che l’unico insetto che poteva lasciare questo segno era un ragno. Si reca quindi in farmacia e inizia una cura per prevenire e alleviare la zona interessata. Dopo due giorni si risveglia con le convulsioni e la febbre a 40 e decide di correre all’Ospedale. Da lì inizia il suo secondo incubo. “L’ospedale dovrebbe essere un posto dove sentirsi al sicuro un pò come casa, mentre tutto è stato, tranne questo”, afferma la malcapitata. “Premetto non voglio criticare la struttura in quanto inefficiente a mio avviso, ma chi se ne lava le mani in politica e ci lascia in queste situazioni precarie abbandonati a se stessi…. Ed è a lui che mi rivolgo invitandolo a Sessa Aurunca oltre alle feste di paese abbiamo bisogno della sua presenza per cose più concrete di estrema importanza”, aggiunge la donna. Arriva al pronto soccorso con la febbre a 39 e solo per la registrazione attende 30 minuti, dolorante e con la testa che le andava a fuoco. “Attendo …. e questa parola sarà la costante di tutto questo episodio”, riferisce. Verso mezzogiorno, finalmente, la registrano e, senza avere assistenza immediata, trascorre 4 ore di attesa per avere solo un prelievo del sangue. “Mi avevano detto che dovevano farmi una flebo di penicillina endovena, ma ho sentito con le mie orecchie un’altra infermiera che diceva che erano tutte assegnate e non potevano farla a me. Avevo la testa a fuoco ed ho chiesto ripetutamente una tachipirina per farmi abbassare la febbre che mi hanno misurato gli infermieri, 38 gradi e man mano mi saliva sempre più. Poi mi hanno proposto di restare in osservazione per 24/48 h ma parliamoci chiaro, dopo un trattamento così chi di voi avrebbe accettato? Penso nessuno! Ho deciso di firmare e scappare via da un luogo abbandonato da tutte le istituzioni competenti, dove manca tutto e quelle povere persone che sono all’interno sono costrette a mandare tutto avanti con quei pochi mezzi che hanno! Tanto onore a loro, ma se dovessi avere di nuovo bisogno, mi recherò altrove con tutta onestà! Hanno ipotizzato che sono stata morsa da un ragno violino per i sintomi riscontrati. Dopodiché mi reco dal mio medico curante che mi ha prescritto una cura di siringhe antibiotica, più bentelan e penicillina. Poi al termine di questa cura dovrò fare altri accertamenti per verificare che il peggio sia passato. Nelle nostre zone c’è molta disinformazione su questa tematica e spero che con questa sventura possa aiutare qualcuno che si ritroverà nella mia stessa situazione. Non sottovalutate un semplice morso , un rossore o altro, io non so dove sono stata morsa e non ho visto nemmeno il ragno che mi ha morsa ma se avessi preso la cosa sottogamba senza intervenire subito, adesso non sarei qui a parlarne. Ho deciso di condividere la mia disavventure perché sono innamorata follemente del.mio paese. Voglio raccontare per prevenire eventuali casi futuri e perché tengo a tutelare tutti i miei concittadini, avendomi adottata e amata sin dai primi tempi è il minimo che possa fare”, conclude la giovane.