Pignataro Maggiore (di L ibera Penna) – A Pignataro si è aperta una campagna elettorale 30 anni fa e non ancora si è chiusa. L’interesse della comunità è subordinato ai privilegi di pochi (è una stima in eccesso). In un paese senza una sezione di partito aperta, ad ogni turno elettorale escono dal letargo spacciatori di santini e promesse elettorali, che chiedono il voto spesso per sconosciuti personaggi, che non sarebbero in grado di arrivate a Pignataro neanche con l’aiuto del navigatore satellitare e che nemmeno l’intelligenza artificiale saprebbe portare in piazza. I pignataresi dovrebbero votare per il bene di Pignataro e non per il bene di qualche pignatarese (anche questa stima è in eccesso). Dopo otto elezioni politiche, sette elezioni europee, sette elezioni regionali, sette elezioni provinciali, sette elezioni comunali, che sono servite a pochi (anche questa stima è per eccesso) per contarsi a Pignataro, sperando di contare lontano da Pignataro, sarebbe il caso che i pignataresi votassero per fare contare Pignataro e non qualche pignatarese.