TEANO – Maidan e la censura preventiva: la Picierno a parole è democratica, nei fatti come Stalin

TEANO – Questo episodio dimostra quanto sia labile il confine tra tutela dell’informazione e repressione delle opinioni. Il nocciolo della vicenda è tutto qui.
La libertà d’informazione dovrebbe essere prioritaria e prevalere sempre, dovrebbe essere il cardine della democrazia, della vera democrazia. Spesso però proprio coloro che si battono il petto in nome della democrazia sembrano essere i primi “dittatori”, quelli sempre sicuri nel discernere il bene dal male. Soprattutto quando questo esercizio è propedeutico al mantenimento del potere acquisito e delle poltrone ottenute con i soliti compromessi e giochetti politici. L’Europarlamentare Pina Picierno, da Teano (dove ai più è praticamente sconosciuta) è intervenuta nella vicenda nata ad Arezzo in merito al documentario “Maidan, La strada verso la guerra”. Un’iniziativa che avrebbe dovuto chiarire i temi legati al conflitto tra Russia e Ucraina. E’ stata la decisione di bloccare l’evento, che ha suscitato diverse polemiche. «Trovo paradossale che proprio l’Europa, che si erge come baluardo dei diritti e della libertà d’informazione, scelga di censurare un documentario scomodo, evidentemente non allineato alla narrazione dominante. Questo episodio dimostra quanto sia labile il confine tra tutela dell’informazione e repressione delle opinioni», a dichiararlo è Danilo Della Valle, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
«È ancora più grave – prosegue Della Valle – che Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo in quota PD, festeggi apertamente questa censura come se fosse un traguardo. Se questo è il Partito Democratico che ambisce a essere un’alternativa alla destra, appare sempre più come una copia sbiadita di Giorgia Meloni».
L’eurodeputato esprime inoltre solidarietà a Michele Menchetti, Consigliere Comunale di Arezzo: «È assurdo che in Italia non si possa proiettare un documentario solo perché qualcuno lo ritiene contraddittorio, mentre contemporaneamente si permettono le sfilate dei neofascisti in totale sfregio alla nostra Costituzione».
Della Valle conclude sottolineando che «la censura dovrebbe essere l’ultima ratio, uno strumento da utilizzare con estrema cautela. I cittadini hanno il diritto di ascoltare tutte le fonti e formarsi un’opinione autonoma».

COSA E’
Maidan, la strada verso la guerra” è un documentario prodotto da Russia Today e tradotto in Italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso,  in cui viene raccontata con dovizia di immagini di repertorio e interviste  l’insorgere della guerra in Ucraina dal punto di vista russo, a partire dagli scontri di Euromaidan sul finire del 2013, e il conseguente colpo di stato del 2014 sostenuto dall’Occidente, causa dei successivi 8 anni di violenza e massacri subiti dalla popolazione russofona del Donbass. Un documentario scomodo per gli incessanti tentativi di censura attuati in tutta Italia, segno che la controinformazione indipendente fa paura.  La narrazione ripercorre quanto è accaduto in Ucraina dal Maidan del novembre 2013 con le manifestazioni nella città di Kiev fino alla caduta nel febbraio 2014 del presidente eletto legittimamente, Viktor Yanukovich, e risultato vincitore dalle elezioni presidenziali avvenute nel 2010.

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