Pignataro Maggiore (di Libera Penna) – Le elezioni a Pignataro sono più ripetitive delle repliche estive del film Sapore di Mare. Il tasso di mobilità nella politica pignatarese è più basso di quello delle caste indiane. Gli assessorati ereditano da padre in figlio l’assessorato. I candidati a sindaco non cambieranno, i consiglieri comunali uscenti si ricandideranno, gli ex consiglieri comunali svincolati sono in cerca di squadra. E come nel gioco dell’oca si ritorna sempre al punto di partenza. Tutti invocheranno il cambiamento ruggendo come gattopardi. I candidati diranno e prometteranno cose, che i cittadini conoscono a memoria meglio delle parole di Lisa dagli occhi blu. Il paese rinascerà il tempo della campagna elettorale per morire di nuovo il giorno successivo alle elezioni.
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