Sessa Aurunca/Mondragone (di Carmine Di Resta)- “Almeno si potevano impegnare per un’esposizione pro tempore”. Non si placano le polemiche sulla Venere di Sinuessa, ora custodita presso il Museo Nazionale di Sessa Aurunca. “Sono contenta che venga custodita dai ‘cugini’ sessani. Invece di doverla visitare a Napoli, possiamo ammirarla qui vicino a noi”, ha dichiarato Rachele Miraglia, coordinatrice cittadina di Fratelli d’Italia e responsabile del Dipartimento Turismo e Litorale Domizio. Tuttavia, la stessa Miraglia ha espresso dure critiche nei confronti dell’attuale amministrazione di Mondragone, accusandola di non aver intrapreso alcuna iniziativa per trattenere l’opera in città. “Non c’è stata una petizione, né una richiesta formale per avviare uno studio di fattibilità al fine di custodirla a Mondragone. Il sindaco, evidentemente, non possiede una visione turistica volta alla riqualificazione di Mondragone e dell’intero territorio. L’incompetenza in questo ambito è lampante”, ha ribattuto Miraglia con amarezza. La Venere di Sinuessa, proveniente dal Museo Nazionale di Napoli, è stata trasferita al Museo Nazionale di Sessa Aurunca, dove rimarrà esposta per quattro anni. Un’occasione unica per ammirare la sua maestosità senza allontanarsi dal territorio. “Sono contenta che si trovi a Sessa, per noi è come se fosse a casa”, ha concluso Miraglia, sottolineando però la delusione per quello che a Mondragone si sarebbe potuto fare ma non è stato fatto. Risalente al II secolo a.C., la Venere di Sinuessa fu rinvenuta nel 1911 in località Incaldana, frammentata in due pezzi. Un’opera di straordinario valore storico e artistico, simbolo del patrimonio culturale del territorio domizio, che ora trova una nuova casa temporanea a Sessa Aurunca.
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