Prata Sannita – Arbitro picchiato finisce in ospedale e riporta lesioni alle vertebre. Il capitano del Real Prata – Angelo Russo – e il dirigente accompagnatore – Domenico Lauro – squalificati rispettivamente per 1 anno e per 3 anni. Sarebbe stato proprio i dirigente accompagnatore a scatenare l’aggressione al direttore di gara che sarebbe stato colpito poi con un calcio e alcuni pugni alla schiena. Il capitano Russo è stato punito perché non è stato possibile identificare quale giocatore del Real Prata ha sferrato i colpi. Insomma, questo calciatore rimasto ignoto, oltre ad essere un cattivissimo esempio di giocatore che mai più dovrebbe calcare i campi di calcio, è anche un vigliacco, altrimenti si sarebbe assunto le colpe delle sue azioni.
I fatti sono avvenuti nella gara del 15 dicembre scorso fra Real Prata e Vis Castelpetroso finita in parità 2 a 2. Al termine della sfida, si legge nel rapporto arbitrale e nel referto dei medici dell’Ospedale Veneziale di Isernia, mentre l’arbitro si accingeva a rientrare negli spogliatoi, veniva raggiunto dal sig. LAURO Domenico (dirigente accompagnatore Real Prata) il quale, afferrando la divisa all’altezza del petto, lo strattonava. A questo punto l’arbitro estraeva il cartellino rosso per adottare il provvedimento disciplinare di espulsione, ma il Lauro, afferrando con forza la mano dell’arbitro, faceva cadere il cartellino, lo raccoglieva e lo spezzava in più parti. Nel contempo si avvicinavano all’arbitro quattro o cinque calciatori della società Real Prata che lo accerchiavano e lo spintonavano. In questo frangente veniva colpito da uno schiaffo al dorso e da un pugno alla schiena. Essendo di spalle, l’arbitro non riconosceva l’autore del duplice colpo. Con difficoltà provava a divincolarsi e a raggiungere il proprio spogliatoio aiutato da tesserati ospiti. Dopo diverso tempo riusciva a lasciare l’impianto di gioco, ma una volta raggiunta la propria abitazione avvertiva dolore alla schiena e per questo motivo si recava presso l’Ospedale di Isernia dove gli veniva diagnosticato un trauma vertebro-midollare con prognosi di cinque giorni.
Il giudice sportivo ha ritenuto che il comportamento tenuto a fine gara da un calciatore della società Real Prata non identificato dall’arbitro configuri una condotta violenta da parte di tesserati nei confronti di un ufficiale di gara, condotta violenta, che rientra tra quelle previste dall’art. 35 CGS. Nel caso di specie, infatti, si rinviene un atto intenzionale diretto a produrre una lesione personale, concretizzatosi in un’azione impetuosa ed incontrollata, connotata da volontaria aggressività, secondo la definizione del legislatore federale. Non essendo stato identificato l’autore del gesto, è applicabile quanto disposto dell’art. 5, comma 2 del CGS che prevede appunto che il “capitano della squadra risponde degli atti di violenza commessi, in occasione della gara, nei confronti degli ufficiali di gara da un calciatore della propria squadra non individuato. La sanzione eventualmente inflitta cessa di avere esecuzione nel momento in cui è comunque individuato l’autore dell’atto. Ritiene altresì che i fatti riportati necessitano di specifici accertamenti e verifiche da parte della Procura Federale cui si demandano gli atti, al fine di accertare nel più breve tempo possibile quanto accaduto. Il giudice, quindi, ha inibito LAURO Domenico (dirigente accompagnatore Real Prata) fino a tutto il 30/09/2025;
di squalificare il calciatore RUSSO Angelo (capitano Real Prata) fino a tutto il 20/12/2028. Questa sanzione cesserà di avere esecuzione nel momento in cui sarà comunque individuato il calciatore della società Real Prata autore del fatto.
