Sessa Aurunca (di Carmine Di Resta) – Corso Lucilio, a Sessa Aurunca, è ormai diventato un “fantasma commerciale”. Il cuore del centro storico sta affrontando una crisi senza precedenti: negli ultimi anni, i negozi aperti sono passati da 140 a soli 40 (escludendo piccola ristorazione e attività affini). Solo negli ultimi due mesi, hanno chiuso i battenti due attività storiche, simbolo di una lenta agonia commerciale. Il corso è un susseguirsi di saracinesche abbassate e quartieri silenziosi, vittima di una desertificazione che non è solo economica, ma anche sociale. I negozi di vicinato, un tempo il cuore pulsante della comunità, si stanno estinguendo, lasciando un vuoto che impoverisce la vita quotidiana e contribuisce al degrado urbano. La qualità della vita ne risente, e anche il mercato immobiliare subisce pesanti contraccolpi, con un calo stimato del 15% sul valore delle abitazioni. Perché i negozi chiudono? Le cause sono molteplici: La concorrenza dei grandi centri commerciali; La crescita inarrestabile dell’e-commerce; L’aumento dei costi di affitti e tasse; Le difficoltà burocratiche; L’offerta commerciale non sempre qualificata e attrattiva. A peggiorare il quadro, c’è la rabbia crescente dei commercianti, esasperati dai lavori di manutenzione pubblica che sembrano non avere mai fine. Cantieri infiniti bloccano il flusso di clienti, complicando ulteriormente una situazione già drammatica. Cosa fare per invertire la rotta? Le istituzioni potrebbero intervenire con politiche mirate: Ridurre le tasse e incentivare la diminuzione degli affitti per i piccoli commercianti; Semplificare le procedure burocratiche; Investire nella riqualificazione dei centri storici e nello sviluppo del turismo. Dal canto loro, le imprese devono innovarsi per adattarsi alle nuove esigenze dei consumatori, offrendo servizi personalizzati, prodotti di qualità e un’esperienza di acquisto unica. Serve un radicale cambio di visione: un manager di marketing potrebbe aiutare a rilanciare l’immagine e l’attrattiva del centro storico. Guardare solo al Natale non basta. È necessario agire subito per evitare un’ulteriore retrocessione e offrire nuove opportunità a un centro storico che merita di rinascere. La popolazione, stanca di vetrine tutte uguali, chiede negozi moderni, con brand innovativi e all’avanguardia, in grado di rivitalizzare Corso Lucilio e ridare speranza alla comunità. Un quadro desolante, ma non senza possibilità di riscatto: serve l’impegno di tutti, dai cittadini alle istituzioni, per salvare l’identità storica e commerciale di Sessa Aurunca.
