Vairano Patenora – Ormai è chiaro, Montaquila lascia Termoli per questioni finanziarie, costi troppo elevati e pochi sponsor. Situazione per lui insostenibile.
Da “… Vogliamo rimanere qui 20 anni” alla grande fuga dalla città. Da “…“Vincere il campionato ma soprattutto creare le basi per una realtà solida” a “non verrò mai più a Termoli”.
L’imprenditore Flaviano Montaquila è riuscito a trasformare una cosa semplicissima come la cessione di una società sportiva in uno pessimo spettacolo tragicomico. Uno spettacolo nel quale sono accadute, in rapida successione, cose incredibili che nulla hanno a che fare con quel “… noi facciamo calcio azienda”. Altro che “calcio azienda”, queste sono comiche.
Basta analizzare la vicenda relativa a Mancino, allenatore e giocatore dell’Aurora Alto Casertano che in meno di un mese si dimette, poi ritorna, si svincola e viene tesserato con il Termoli calcio come allenatore per ritornare, nuovamente, ora, all’Aurora Alto Casertano nella quale dovrebbe ritornare quale tesserato, quindi come giocatore.
Già questo episodio appare abbastanza chiaro per spiegare la tragica comicità della vicenda.
Intanto a Termoli esultano perché una nuova cordata di imprenditori ha raggiunto l’accordo con la famiglia Montaquila per prendere il controllo della società, passaggio che avverrà nella prossima settimana. Intanto domani la gara con la Sambenedettese di giocherà regolarmente, a porte chiuse, perché la vecchia società, quella guidata da Antonietta Santagata, moglie di Montaquila, non è riuscita nemmeno ad organizzare la vendita dei biglietti e tutto l’iter necessario.
Per quanto riguarda la juniores del Termoli rimarrà almeno fino a fine stagione a Pietramelara sotto l’occhio “vigile” di Montaquila. Poi per la prossima stagione tornerà a Termoli.