Pignataro Maggiore (di Libera Penna) – Mario Buongiovanni, era nato a in Via Roma a Pignataro Maggiore, il 7 settembre 1943. Figlio di una coppia di operai, si trasferì da ragazzo con la famiglia a Milano, dove completò gli studi di ragioneria. Appassionato di musica, grazie all’amicizia con Livio Macchia, cantante e chitarrista dei Camaleonti, incominciò ad esibirsi dal vivo e venne notato da Miki Del Prete, collaboratore di Adriano Celentano, che gli propose un contratto con l’etichetta del Molleggiato, il Clan Celentano. Cambiò il proprio cognome – spiega la sua biografia ufficiale – scegliendo il nome d’arte di Mario Tessuto, ma durante la durata del contratto non incise nessun disco; passò quindi prima alla Jaguar Records (portatovi da Ricky Gianco, conosciuto al Clan) La sua prima vera occasione venne però con la Cgd, partecipando al “Cantagiro” nel 1967 con “Teen agers concerto”, vincendo molte tappe della gara. Incise anche una cover di “Love me, please love me” di Michel Polnareff. Il nome di Mario Tessuto incominciò a farsi notare, ma il successo arrivò con il ritorno alla stessa manifestazione canora due anni dopo: al Cantagiro 1968 presentò “Ho scritto fine”, brano scritto da Don Backy e vendette 150.000 copie di dischi, “che per un principiante risultato il primo vero successo”, sottolinea la sua autobiografia. Partecipò sempre nel 1968 al programma Rai “Settevoci”, condotto da Pippo Baudo e divenne Campione dell’anno. Le occasioni non tardarono ad arrivare Mario Tessuto prese il volo. Questa seconda affermazione spronò la Cgd nel 1969 a presentare ad “Un disco per l’estate” il 25enne cantante con la canzone “Lisa dagli occhi blu”, trionfale canzone di quell’estate spensierata, l’ultima prima che l’Italia sprofondasse nella “notte della Repubblica”, tra strategia della tensione e anni di piombo, segnata dalla tragica bomba di piazza Fontana a Milano del 12 dicembre di quell’anno. Anche “Lisa dagli occhi blu” film-musicarello fu un successo, garantendo a Mario Tessuto in anni successivi la partecipazione ad altre due pellicole: “Fatti di gente per bene” (1974) di Mauro Bolognini, al fianco di Giancarlo Giannini, Catherine Deneuve e Fernando Rey, e “L’immoralità” (1978) di Massimo Pirri, con Lisa Gastoni. Sempre nel 1969 Mario Tessuto prese parte allo show del sabato sera della Rai “Canzonissima”, condotto da Johnny Dorelli, dalle Gemelle Kessler e da Raimondo Vianello. Ad un certo punto della carriera Mario Tessuto decise di cantare con la moglie Donatella (con cui era fidanzato dal 1961 e sposato dal 1971) per rinnovarsi: incidono insieme il primo 45 giri “Un briciolo di noi” e partecipano a diversi programmi televisivi, tra i quali “Pronto Raffaella”, “Super Flash”, etc. etc., incidono inoltre la canzone “Domenica và” che diventa la sigla del programma televisivo “Domenica goal”. Dal 2021 si era ritirato a vita privata per dedicarsi esclusivamente alla famiglia, alla cucina e al giardinaggio. Mario e Donatella hanno avuto due figli: Giancarlo e Sabrina e quest’ultima li ha resi nonni di due nipoti: Martina Lisa e Manuel.
Grande la commozione e unanime il cordoglio di tre generazioni di pignataresi, che in queste ore stanno manifestando l’affetto per il “loro” Mario attraverso i social. Tre le tante testimonianze di affetto quella dell’amico Giorgio De Lucia.
“Alle nostra ultima rimpatriata la pizza figliata non poteva mancare, come tutti i nostri prodotti tipici, scrive Giorgio. Mario mi parlava dei suoi amici. Era molto legato a Lucio Battisti. Con noi c’era anche il figlio Giancarlo, ed a pranzo ci fece gustare piatti preparati da lui stesso. Bruno Lauzi era ospite fisso al suo ristorante e preferiva accomodarsi sempre nella “sala Pignataro Maggiore”. Quando arrivai mi chiese subito se avevo portato “i piusi e a saucicc sotto a nzogn”. Ricordava che li aveva mangiati da noi quando era piccolino. Fortunatamente glieli portai. Mario custodiva nel salotto di casa a Vigevano il quadro che gli fu donato a Pignataro, dove è rappresentata la casa natia in via Roma. Opera di Costanzo Antonio”. I funerali di Tessuto si terranno lunedì 9 dicembre ad Albairate (Milano), nella chiesa di San Giorgio.
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