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Sparanise – Cantiere rifiuti, carenza di sicurezza e prepotenze. Dipendenti contro la Ecojunk: proclamato lo stato di agitazione

Sparanise  – “Siamo con la presente, a denunciare ai Commissari Prefettizi del Comune di Sparanise gravi anomalie riscontrate sull’appalto di Igiene urbana dalla ditta EcoJunk. Nonostante le numerose comunicazioni fatte alla ditta, e gli incontri effettuati, non ha inteso risolvere nessuna problematica esposta e denunciata. Molti lavoratori sono stati discriminati rispetto ad altri, la ditta a suo uso e costume ci risulta che abbia aumentato con l’avvallo di qualcuno ore e livelli a dei lavoratori di suo piacimento creando notevole danno economico al Comune ai contribuenti e alla futura ditta, stravolgendo il CSA.
Non contenta delle numerose irregolarità già effettuate, ha assunto lavoratori rimpiazzandoli con chi era andato in quiescenza, chi ha raccomandato questi lavoratori nel non rispetto delle Leggi? È una cosa assurda, in quanto in Campania Vige la Legge Regionale 14/2016 più volte anche rimarcata da questa O.S. e da S.E. il Prefetto di Caserta, tale legge obbliga ai gestori di assumere il personale del CUB qualora si vengano a creare vuoti in organico. Si precisa, molti lavoratori sono ancora a part-time, la ditta invece di distribuire in parti uguali a tutti i part-time ha aumentato le ore solo a chi di suo gradimento. Cosa ancor più grave, vengono assunti lavoratori nel non rispetto delle leggi e dei diritti di chi li possiede. Presso il suddetto cantiere, i lavoratori lamentano la mancanza dei D.P.I., indispensabili per la prestazione lavorativa, assenza delle più basilare norme di sicurezza, e la mancata sanificazione degli automezzi. Il Cantiere se così vogliamo chiamarlo, versa in pessime condizioni, e la Scrivente informerà gli organi ispettivi per verificare il tutto e mettere in sicurezza i lavoratori. Infine, ci è stato comunicato dai lavoratori che la ditta in questione non abbia ancora versato l’altra meta della 14° precedentemente pattuita con altre OO.SS. I lavoratori lamentano discriminazioni da parte del preposto Aziendale, che gli stessi subiscono da diverso tempo e nulla la ditta ha fatto per porre fine a ciò, nonostante sia stata informata del tutto. Pertanto, date le gravi motivazioni di cui sopra, proclamiamo lo stato di agitazione ad horas di tutte le unità impegnate presso l’appalto di cui in oggetto, aprendo in contempo la prima fase della procedura di raffreddamento ai sensi della legge 146/90 e 83/2000 richiedendo ai sensi dell’art. 2 comma 2 della L. 146/90. Si chiede pertanto un urgente incontro come da oggetto ai Sig. Commissari Prefettizi per chiarire e delucidare ancora nei minimi dettagli quanto sopra dichiarato. La Scrivente di comune accordo con i lavoratori darà mandato ai propri legali per denunciare le grosse irregolarità di legge che sono state commesse e ripristinare le dignità lesa dei lavoratori.
(nota a cura di Francesco Tescione, segretario provinciale FILAS)

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