Pignataro Maggiore / Mondragone – Appare evidente che l’azione attuata ieri a carico del presidente della Provincia e sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, possa essere una “figlia” della più vasta inchiesta che coinvolge il consigliere regionale Giovanni Zannini. Del resto i pubblici ministero – Cozzolino e Urbano – sono gli stessi. L’indagine sta mettendo in luce la rete politico affaristica messa in piedi dal sistema di potere creato da Zannini nel quale Magliocca era un punto cardine. Ieri sono stati perquisiti uffici e casa del presidente della Provincia Magliocca, verifiche anche a Pignataro Maggiore, controlli in vari uffici e nella stanza del presidente Giorgio Magliocca ma anche nella sua abitazione a Pignataro Maggiore. Sponsorizzazione ad una squadra di calcio in cambio di appalti: è una delle contestazioni mosse dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere ai dieci indagati, tra cui il presidente della Provincia di Caserta in quota Forza Italia Giorgio Magliocca, dipendenti pubblici ed imprenditori, in questo filone di indagine generato «dall’inchiesta madre» che coinvolge il consigliere regionale campano Giovanni Zannini, sempre relativa a favori ricevuti in cambio di interventi per appalti o in altre procedure pubbliche. Tra gli indagati Gerardo Palmieri, 50 anni, dirigente del settore Viabilità e Trasporti della Provincia di Caserta, Clara Di Patria, 41 anni, dipendente della Provincia e architetto del dipartimento coordinato da Palmieri, l’imprenditore edile Cosimo Rosato. Per la Procura, proprio Rosato avrebbe avuto in affidamento lavori per 250mila euro grazie all’intervento dei dipendenti provinciali e di Magliocca, dando in cambio 40mila euro per sponsorizzare una squadra di calcio di Vitulazio e pagandone allenatore e staff; un altro imprenditore, Adolfo Raimondo, 59 anni, di Santa Maria Capua Vetere, è indagato per aver ricevuto, senza l’autorizzazione necessaria, un subappalto dalla ditta di Rosato. Altro operatore economico coinvolto è il 42enne di Napoli Gianpaolo Benedetti, che avrebbe avuto un affidamento, versando altri soldi sempre per la squadra di calcio indicata da Magliocca.
