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ESCLUSIVA – PIETRAMELARA / CAPRIATI A VOLTURNO – Spaccio di droga, due giovani agli obblighi domiciliari

PIETRAMELARA / CAPRIATI A VOLTURNO – Spaccio di droga, due giovani pietramelaresi – Damiano Squillacioti e Domenico Nassa – agli obblighi domiciliari. Insieme ad un loro amico di Capriati a Volturno – Gabriele Prancazio – avrebbero favorito lospaccio di sostanze stupefacenti nell’area matesina; in particolare nelle zone frequentati da studenti. Per i due giovani di Pietramelara – 20 anni uno, 19 l’altro – il giudice ha imposto l’obbligo di restare a casa (una misura che, in sostanza,  equivale agli arresti domiciliari). Per il giovane Capriatese, invece, il giudice ha solo imposto alcuni obblighi come quello di non uscire nelle ore notturne. I fatti sono riferiti all’anno 2011 quando i tre giovani indagati erano ancora minorenni.

I tre, all’epoca dei fatti tutti minorenni ed incensurati, sono stati individuati quali protagonisti dell’attività di spaccio che avveniva a tutte le ore del giorno nel particolare mondo adolescenziale. I tre costituivano l’appendice tra i minori che rifornivano prevalentemente di “Hashish”, “Marijuana” e “Cocaina”. Numerose sono state le persone, per lo più giovani studenti ed anche minorenni, identificate e deferite all’Autorità Giudiziaria quali assuntori, anche se non si esclude che alcuni di loro fossero  coinvolti anche  nell’attività di spaccio. Nel periodo delle indagini sono stati oltre quaranta gli episodi di spaccio accertati dai Carabinieri e centinaia le dosi di droga sottoposte a sequestro, verificando che i soggetti si rifornivano nelle principali piazze dello spaccio di Napoli. Per i primi due è scattata la misura della permanenza in casa e dopo le formalità di  rito, espletate presso la Caserma di Piedimonte Matese, sono stati accompagnati nelle rispettive abitazioni, per il terzo vige l’obbligo di rispettare le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria per non incorrere in più gravi conseguenze.

L’inchiesta condotta dai carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese, guidata dal capitano Falso, è lo sviluppo naturale della prima fase dell’indagine che lo scorso maggio portò all’emissione di altre ordinanze di custodia cautelare contro Mauro Forte 21enne di Capriati al Volturno, Giuseppe Caiazza 23enne di Pietramelara e Gianraffaele D’Alterio 24enne di Caianello.  Portami le ”coca cola”. Questo il linguaggio utilizzato, secondo i Carabinieri, da Giuseppe Caiazza 23 anni, Mauro Forte 21 anni e Gianraffaele D’Alterio 24enne. La loro piazza di spaccio si allargava fino a Piedimonte Matese.  Le indagini durate alcuni mesi, tra il 2010 e il 2011, condotte dai militari della Stazione di Capriati al Volturno, diretti nella circostanza dal Maresciallo Capo Giovanni Galardo, hanno portato a smantellare un vero e proprio “droga shop” allestito nelle piazze centrali di Piedimonte Matese, Capriati al Volturno e altri comuni circostanti. Le fasi di spaccio sono state attentamente monitorate giorno per giorno, con servizi di osservazione e pedinamento, supportati da una attività tecnica espletata con riprese video e intercettazioni telefoniche. Il gruppo, secondo l’accusa, rifornivano prevalentemente gli acquirenti di “Hashish”, “Marijuana” e “Cocaina”. Sono state circa 30 le persone, per lo più giovani studenti, anche minorenni, identificate e deferite all’Autorità Giudiziaria quali assuntori, ma non si esclude che alcuni di loro fossero coinvolti anche nell’attività di spaccio. Per questi motivi le indagini non possono ritenersi concluse, ulteriori sviluppi infatti potrebbero emergere già nei prossimi giorni. Singolare il linguaggio utilizzato per l’acquisto delle dosi di stupefacenti, “portami dell’insalata verde”, voleva significare “Marijuana”, “portami un pezzo di cioccolato”, significava “Hashish”, mentre “portami una Coca Cola” voleva dire “cocaina”. Nel periodo delle indagini sono stati oltre quaranta gli episodi di spaccio accertati dai Carabinieri e centinaia le dosi di droga sottoposte a sequestro. In alcune circostanze, gli stupefacenti venivano forniti ad alcuni studenti attraverso le finestre degli spogliatoi ubicati nella palestra della scuola.

 

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2 commenti

  1. Pietramelarese

    gli sta bene a tutti questi pseudo gangster di pietramelara che giocano a fare gli spacciatori. Spero vivamente che li prendano tutti uno per uno e buttino la chiave

  2. E vero….così la smettono di fare i loro porci comodi…spacciano e fumano dovunque,pensano che tutti debbano per forza sentire lo schifo che fanno!che li arrestassero tutti da nord a sud!ma magari imparassero dopo esser stati beccati….magari!!!!andassero a lavorare!