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PIETRAMELARA – Guidava ubriaco: 46enne denunciato, vettura sequestrata.

PIETRAMELARA – Sicurezza stradale, blitz dei carabinieri della locale stazione. Ni guai è finito un 46enne del posto – S.V.- che è stato sorpreso alla guida completamente ubriaco. Lui è stato denunciato, la sua patente ritirata e la vettura, una C4, sequestrata. L’azione, lungo viale Sant’Antonio, è stata condotta dagli uomini guidata dal maresciallo Pasquale Mariano.

Nel 2012 il 66,6% di persone con età superiore a 14 anni ha consumato almeno una bevanda alcolica nell’anno, quota stabile rispetto all’anno precedente e in diminuzione rispetto a dieci anni prima (70,2%). Nel periodo 2002-2012 il numero di consumatori giornalieri di bevande alcoliche è decresciuto del 24,6%, specialmente tra le donne (-32,6%). Per contro, aumenta la quota di quanti dichiarano di bere alcolici fuori dai pasti (dal 23,1% del 2002 al 26,9% del 2012) e di chi ne consuma occasionalmente (dal 35,8% nel 2002 al 42,2% nel 2012). Sono alcuni dei dati che emergono dal report “L’uso e l’abuso di alcol in Italia” diffuso dall’Istat il 18 aprile, in cui viene anche evidenziato il cambiamento del tipo di bevande consumate: diminuisce la quota di chi consuma solo vino e birra e aumenta quella di chi beve anche aperitivi alcolici, amari e superalcolici. Nel complesso, i comportamenti a rischio (consumo giornaliero non moderato, binge drinking, consumo di alcol da parte dei ragazzi di 11-15 anni) riguardano 7 milioni e 464 mila persone, con maggiore incidenza fra gli ultrasessantacinquenni (il 40,7% degli uomini contro l’10,1% delle donne), i giovani di 18-24 anni (il 21,0% dei maschi e il 9,5% delle femmine) e gli adolescenti di 11-17 anni (il 12,4% dei maschi e l’8,4% delle femmine).  Ad accendere i riflettori sul problema dell’alcolismo è anche l’Istituto Superiore di Sanità, in uno studio presentato il 18 aprile scorso in occasione dell’Alcohol Prevention Day, la giornata dedicata a promuovere la consapevolezza sui rischi legati al consumo di alcol. Secondo i coordinatori dell’indagine, nel 2011 circa 8 milioni di persone presentavano caratteristiche di rischio che avrebbero richiesto l’intercettazione precoce e l’intervento ma metà dei medici di base non ha ricevuto insegnamenti adeguati per riconoscere i pazienti a rischio: solo il 31,9% dei medici dichiara di avere dimestichezza con gli strumenti di screening per l’individuazione precoce del consumo rischioso e dannoso di alcol. Dall’ISS emerge inoltre che l’alcol è responsabile del 9% della spesa sanitaria nei Paesi europei e rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio per la salute dell’uomo, una delle principali cause di mortalità e morbilità; non da ultimo, sono oltre due milioni i giovani italiani con abitudini di consumo che sono esposti a un rischio ancora scarsamente percepito.

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2 commenti

  1. Mi hanno raccontato che all’arrivo dei carabinieri, l’auto era già Ferma, cioè STAZIONAVA, ossia NON ERA IN MOVIMENTO, e già da un po di tempo.
    Per questo non credo si possa dire che il guidatore sia stato sorpreso alla guida, ubriaco, visto che l’auto NON ERA IN MARCIA.
    Sicuramente il 46enne aveva bevuto troppo!!!
    Sicuramente i carabinieri sono stati allertati da una telefonata!!!
    Altro che BLITZ!!!

  2. Se avrebbe investito qualcuno e magari lo avesse ucciso,sicuramente gia da adesso se ne starebbe in giro con la sua auto!é proprio vero che si fa di tutto per essere famosi!