Caserta – Non solo un restauro quello effettuato sulle Serre nel Giardino inglese della Reggia di Caserta e presentato ieri mattina alla stampa e agli addetti ai lavori, ma anche un’ulteriore vetrina internazionale per il complesso vanvitelliano, che da tempo ha conquistato anche il gradimento dei turisti, in particolare asiatici. Inoltre, nell’occasione di ieri, vi è stata anche la visita inaspettata della delegazione giapponese, capitanata dal ministro della cultura, Masahito Moriyama, che, trovandosi a Napoli per il G7, ha colto l’occasione per visitare Reggia e Parco con la direttrice Tiziana Maffei. Il partenariato ha portato alla realizzazione del progetto, intitolato allo storico giardiniere reale Johann Andreas Graefer, restituisce ai visitatori l’accesso e la fruizione delle Serre Borboniche e della Serra Moderna (da domani aperte al pubblico) dopo oltre otto anni di chiusura. L’operazione, infatti, è stata realizzata grazie a un modello virtuoso di collaborazione tra la Reggia e le imprese del territorio costituite in scarl anche queste denominate “Le Serre di Graefer“. “È la prima sperimentazione di questo tipo in Italia relativa a un giardino storico: un modello innovativo che costituisce la strada sulla quale proseguire per la gestione del verde storico” dichiara Alberta Campitelli, presidente della commissione giudicatrice del progetto di riqualificazione delle Serre del Giardino Inglese della Reggia. E ieri mattina, le serre, affollate di un pubblico attento e interessato, sono tornate alla loro originaria funzione, “non solo luogo di diletto ma di acclimatazione, studio scientifico, riproduzione e vendita di moltissimi esemplari botanici, indigeni ed esotici, presenti nei cataloghi ottocenteschi, introdotti e coltivati nel Giardino inglese” spiega la direttrice della Reggia, Tiziana Maffei, nel presentare l’iniziativa, “ L’obiettivo – continua la Maffei – è di dare nuovo impulso culturale ed economico al sito e al territorio che lo accoglie. Questo è un passo molto importante nel percorso di gestione e salvaguardia della Reggia: è stata riqualificata un’area preziosa del Giardino Inglese e verrà assicurata la conservazione programmata del suo patrimonio vegetale e riattivato il ruolo produttivo delle serre attraverso la forma di partenariato pubblico-privato”. Pertanto, a partire da domani, il pubblico accederà all’area complessiva di 16.103 metri quadrati, di cui 7.638 di vivaio, con espositori, quattro serre e l’antica scuola botanica. Sarà possibile acquistare le piante e i gadget ispirati al luogo. Questi spazi saranno, inoltre, utilizzati anche per eventi di carattere culturale, percorsi educativi e laboratori per bambini e famiglie. Domani il primo evento serale dal titolo “Colonne sonore in Reggia” durante il quale il Giardino Inglese si trasformerà in un grande palcoscenico musicale a cielo aperto. Mentre, gli spazi della Serra a botte sono stati arricchiti, inoltre, dai dipinti di Danilo Ambrosino che, a chiusura della sua mostra “Nel giardino del re” curata da Alessandra Pacelli, ha donato alcune opere al Museo.
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