Piedimonte Matese – Hanno terminato con successo l’affidamento ai servizi sociali; per sei mesi hanno lavorato presso diversi enti pubblici della zona. Oggi si sono presentati davanti al giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ha valutato positivamente il percorso svolto dai 5 giovani. Il reato penale, a questo punto, è estinto, come prescrive la legge. A questo punto la vittima, attraverso il proprio difensore di fiducia, potrà avviare l’azione in sede civile per quantificare il danno e quindi ottenere il risarcimento. In questi sei mesi i cinque giovani piedimontesi hanno pulito giardini, spazzato strade, e altre cose di pubblica utilità. La vittima, chiaramente, difesa dall’avvocato Giovanni Di Caprio, si è costituita parte civile e ora potrà rivolgersi al giudice civile per ottenere il risarcimento dei danni subiti durante l’aggressione.
Gentile Gino Marco 33 anni, Vincenzo Scarano 33 anni, Roberto Molitierno 29 anni, Gianluca Pignoli 31 anni, Matteo Simonelli 23 anni, sono i protagonisti – negativi – della vicenda; si accanirono in cinque contro un ragazzino di appena 17 anni. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Pannone, Lupoli, Di Virgilio, Molitierno, Bisceglia, Simonelli e Martino.
Tutto sarebbe partito all’interno di un bar per un bicchiere fatto cadere in modo accidentale da un ragazzino. Il titolare del bar colpì con un violento schiaffo il giovane avventore. L’amico che era con lui intervenne per chiedere la ragione di tanta violenza per un bicchiere caduto casualmente. La reazione del giovane barista sarebbe stata ancora più violenta. A quel punto sarebbero intervenuti altri avventori, tutti amici del barista che avrebbe trascinato all’esterno la vittima per poi accanarsi con violenza inaudita. Calci allo stomaco, al torace, alla schiena, pugni al volto e al corpo. Una violenza che non si fermò nemmeno quando la vittima cade a terra. Gli aggressori non esitarono a colpirlo anche mentre il 17enne tentò, inutilmente di rialzarsi. Un giovane di appena 17 anni venne massacrato di botte da un gruppo composto da giovani del posto, tutti appartenenti a famiglie in vista del capoluogo matesino. L’adolescente finì in ospedale con i denti spezzati, le costole fratturate e un trauma cranico.
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