Per ora Mario Eutizia è stato arrestato e collocato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere in attesa dell’udienza di convalida che dovrà svolgersi nei prossimi giorni. Lui ha confessato ai carabinieri di aver ucciso 4 anziani ai quali prestava assistenza come badante. “Ho ucciso per pietà, per evitare che soffrissero ancora”, così avrebbe spiegato agli inquirenti. Ma i dubbi sono tanti e le indagini tenteranno di chiarire ogni aspetto dell’incredibile vicenda. Li avrebbe uccisi somministrando alle vittime farmaci anti tiumorali che lui stresso, essendo malato oncologico, assumeva.
Il dubbio, forte, è: assassino vero oppure semplice mitomane? Mario ha davvero ucciso i quattro anziani? Oppure ha inventato tutto, magari ingigantendo qualche cosa realmente accaduta.
Mario Eutizia, 48 anni, diplomato in ragioneria ha anche dei precedenti penali per reati contro il patrimonio – furto, truffa, danneggiamento, appropriazione indebita per aver preso una macchina di un suo assistito dopo la morte di quest’ultimo. Non ha mai avuto una casa. Quindi assistere un anziano per lui significava due cose: un lavoro e un tetto sulla testa.
“Ho deciso di confessare per essere aiutato a non uccidere più, perché potrei continuare a farlo, essendo consapevole di non poter reggere ad una sofferenza tale“, ha detto al pm, vestendo i panni dell’angelo della morte.
Due dei delitti confessati dal badante risalgono al 2014, quando avrebbe ucciso i primi due anziani a Latina, al momento non ancora identificati. I carabinieri di Caserta hanno potuto invece accertare l’identità degli ultimi due decessi raccontati da Eutizia, avvenuti pochi mesi fa: quello dell’89enne Luigi Di Marzo, morto a Casoria (Napoli) nel dicembre scorso, e del 96enne Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati (Salerno) nel marzo di quest’anno.
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