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CASERTA – Il Cinema di Castellani e le musiche di Morricone sposano il Blues Made in Caserta. Il trionfo dei Bufalo Kill: “Il regista ha chiesto alla band di comporre la musica originale del film”

 

La Band ha composto il brano che da il titolo al film

CASERTA (di Rachele Izzo)  –  una collaborazione a doppio filo quella che vede legati i Bufalo Kill, rock-band casertana,  al film “Black Star” e al regista Francesco Castellani. Le loro musica straripante di blues e i loro testi, che raccontano storie di vita in una terra difficile, sono stati scelti, insieme a brani del Maestro Ennio Morricone, per la colonna sonora del lungometraggio “Black Star – nati sotto una stella nera”, in uscita il 10 ottobre nelle maggiori sale cinematografiche italiane. Ai Bufalo Kill è stata anche affidata la composizione e l’esecuzione dell’omonima canzone originale Black Star, il cui video clip, realizzato dallo stesso  Francesco Castellani riprende i Bufalo Kill mentre suonano il brano lungo il corso del fiume Garigliano, al centro della loro terra di nascita, un fiume che è il vero e proprio “Mississipi del Sud Italia”, scenario ideale e coerente per il sound e lo stile del gruppo.  Alfred K.Parolino ci racconta di questa loro lavoro musicale  e cinematografico.

Come è nata la collaborazione per questo film dove le musiche sono vostre e di Ennio Morricone?

Massimiliano Ionta, il manager della nostra etichetta, la Yorpikus Sound ci ha presentato il regista Francesco Castellani e la produttrice del film Donatella Francucci, durante le registrazioni del nostro ultimo disco.

Nel film sono presenti tre vostre canzoni, Rifforend, Bufalo Kill e Fatika, più il brano originale Black Star. Parlami di questa canzone. Come è nata, a cosa ti sei ispirato per scriverla?

La verità è che siamo tutti rifugiati, forse dovremmo costituirci, questa è la frase con cui si chiude il film. In effetti, nella pellicola, migranti e non migranti sono accomunati dalla mancanza d’identità, dalla precarietà e dall’incertezza per il futuro. Basta questo elemento a farti capire quanto siamo simili nelle avversità quotidiane. Naturalmente il testo di Black Star trae ispirazione dal film, ma anche dai racconti, dalle storie di vita degli immigrati che puoi ascoltare quotidianamente se, come noi, vivi in Terra di Lavoro.

Raccontami se c’è qualche curiosità o qualche aspetto e fatto particolare che ruota intorno al videoclip che avete girato, all’incontro con Castellani, alla collaborazione con la produzione del film.

Ho fatto visitare a Francesco il posto in cui viviamo, gli ho fatto conoscere le persone che lavorano e lottano per il riscatto della nostra terra. Ha potuto vedere con i suoi occhi che cos’è oggi Terra di Lavoro, ha potuto ammirarne la bellezza , ascoltarne i suoni e capirne il dolore. Per questo lui ha insistito per girare sulle sponde del fiume Garigliano, che è un po’ il Mississippi del nostro SUD, la location ideale per una canzone come Black Star che narra di libertà, di voglia riscatto e d’amore. Il fiume è magia, suoni, fruscii, ritmo, furia incontrollata. In poche parole il fiume è molto Blues.

Avete fatto della musica  una  ragione di vita, come il campo e il calcio lo sono per i protagonisti del film. Vi rispecchiate in questa analogia? Secondo voi ce ne sono altre?

Naturalmente le analogie sono tante. Quando vivi in una terra difficile ma allo stesso tempo così ricca di bellezza non hai molta scelta. La musica è la nostra forza e la nostra identità culturale, il Blues, il nostro idioma. Siamo gente del Sud e al Sud ci viviamo. Molti sono stati costretti a scappare per cercare la stabilità e realizzare i progetti di vita. Noi intanto abbiamo scelto di restare, fiduciosi che la nostra Stella Nera continuerà ad indicarci la strada da seguire.

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un commento

  1. Forza ragazzi …..vi auguro di sfondare….