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PIEDIMONTE MATESE – Chiusa la farmacia del distretto, aumentano i disagi

PIEDIMONTE MATESE –  Chiusa la farmacia del distretto che erogava farmacvi speciali. Sarà sostituita dalla farmacia dell’ospedale. Lo hanno deciso, pochi giorni fa, i vertici dell’Asl di Caserta; sempre in nome del risparmio. Non sembrano essere d’accordo gli utenti: “siamo sempre noi, alla fine, a dover sopportare i disagi”. Questo il commento maggiormente diffuso fra la gente.  Per i residenti dei 35 comuni compresi nell’area Matese – Alto Casertano ammalarsi è un lusso, troppo grande. Dopo la chiusura dell’ospedale di Teano resta attiva solo la struttura di Piedimonte Matese.  Un ospedale che dovrebbe garantire servizi e assistenza ad una vasta zona e che invece vive frequenti criticità dalle quali scaturiscono pesanti disservizi per l’utenza.  La problematica che ha spinto alla chiusura del reparto di urologia è solo l’ultimo tassello di un quadro desolante che di fatto rende i servizi sanitari nell’Alto Casertano e nel Matese una chimera. I residenti, per curarsi, sono costretti a continui pellegrinaggi verso le strutture del Molise, del Lazio oppure verso il capoluogo di Terra di Lavoro. Non è bastata una sentenza del tar, confermata poi dal Consiglio di Stato, che imponeva all’Asl di incrementare i presidi e il personale sull’intero territorio.  Nell’Alto Casertano è disponibile poco meno di un posto letto per ogni 1000 abitanti contro la media regionale che è, invece di 3,2 posti letto per 1000 abitanti.  Disagi che sembrano aumentare sempre, insieme ai costi dei servizi. Tutto sembra andare a vantaggio delle strutture private i cui affari vanno a gonfie vele

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