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PIGNATARO MAGGIORE – Comizi e veleni, scatta l’inchiesta della Procura

PIGNATARO MAGGIORE –  Campagna elettorale e comizi. Dopo le denunce scatta l’inchiesta della magistratura. Non sembrano esserci ancora persone inserite nel registro degli indagati; per ora, l’azione degli inivestigatori sembra essere orientata all’acquisizione degli elementi accaduti in quella caldissima campagna elettorale. Una campagna elettorale che si giocò – secondo coloro che avrebbero presentato le denunce – anche attraverso un’opera sistematica di calunnia e di offesa personale. Una campagna elettorale che si avviò qualchemese dopo l’arresto dell’ex sindaco Giorgio Magliocca e che, quindi, risentiva di un clima sostanzialmente avvelenato.  La Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo sui comizi elettorali al vetriolo di maggio scorso. La notizia si è diffusa dopo che i valorosi Magistrati sammaritani hanno disposto l’acquisizione di video e di foto relative alla campagna elettorale delle ultime amministrative. Al momento non è chiaro cosa gli inquirenti stiano cercando tra le immagini ed i video acquisiti, al punto che domenica scorsa nei capanneli di Piazza Umberto I, sono state fatte ipotesi di vario genere: dalla ipotetica presenza di persone vicine ad ambienti poco raccomandabili ad alcuni comizi, al contenuto degli stessi, che spesso sono andati oltre i limiti della “normale critica politica”.  Certamente nei prossimi giorni si riusciranno ad ottenere maggiori dettagli, atteso che, a quanto ci è dato sapere, sono stati ascoltati dei testimoni che potrebbero indirettamente fornire informazioni su cosa i Magistrati abbiano acceso i riflettori.

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