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ALIFE – Minacce, lesioni e ingiurie, commerciante alla sbarra

ALIFE. Costringe un costruttore ad acquistare il cemento presso il proprio negozio dopo averlo colpito con pugni al torace e minacciato e offeso. Un 67enne di Alife finisce sotto processo. Secondo la Procura sammaritana, Antonio Palomba violava gli articoli 56-629 del codice penale. Con violenza e, segnatamente, avvicinando l’autovettura da lui condotta a quella guidata da un altro uomo, dopo averla superata, così da costringere quest’ultimo a fermare la corsa, tirandolo con forza dalla stessa auto e colpendolo con pugni al torace, nonché minacciandolo di lesioni personali se non avesse più acquistato il cemento presso di lui, compiva atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere la vittima a comprare il cemento che utilizzava per la sua attività di costruttore edile e a procurarsi l’ingiusto profitto costituito dal denaro per l’acquisto del materiale con corrispondente danno per la persona offesa. Nei capi di accusa, i pubblici ministeri ravvisano anche la violazione degli articoli 605,61 n. 2 perché Palomba privava l’imprenditore della libertà personale costringendolo, con la manovra di cui sopra, a fermare la propria autovettura. Nell’impianto accusatorio viene contestato all’uomo anche di colpito con pugni al torace la persona offesa e di avergli cagionato lesioni giudicate guaribili in sette giorni. Infine, la Procura imputa all’imputato di aver offeso l’onore ed il decoro dell’imprenditore. Fatto accertato in Alife il 25 maggio 2005. Il giudice del tribunale di Piedimonte Matese ha rinviato la discussione in aula all’udienza del mese di giugno del 2012 per il prosieguo dell’istruttoria dibattimentale. Palomba è assistito dall’avvocato di fiducia, Ernesto Lonardo. Francesco Mantovani