Riardo / Capri – “La giustizia purtroppo – precisa l’avvocato Bernardino Lombardi, difensore di Raffaele Perrella – è stata lenta; ha tenuto in sequestro per ben cinque anni un bene privato con ricadute negative economiche, sociali e d’immagine, ma, alla fine, ha visto premiare la caparbietà di un imprenditore onesto e capace”.
Sulla vicenda relativa ai presunti abusi edilizi del Lido Nettuno in quel di Anacapri e sul sequestro della struttura avvenuta nel 2018 ad opera della Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli, sono arrivate le sentenze dei giudici. Ieri 9 novembre 2023, il Tribunale di Napoli ha sentenziato l’assoluzione dell’imprenditore Perrella Raffaele per non aver commesso il fatto. Già nel mese di maggio di quest’anno il Tribunale di Napoli aveva emesso una sentenza di prescrizione per la gran parte dei reati contestati al Perrella e agli altri 15 imputati che rispondevano a vario titolo di abuso d’ufficio, falso in atto pubblico, lottizzazione abusiva, abuso edilizio ed altro. In quella occasione l’intera struttura era già stata dissequestrata e restituita al Perrella sul presupposto, evidentemente, della legittimità dei lavori di riqualificazione effettuati. Era rimasto pendente un solo reato di falso relativo ad una SCIA presentata in variazione del progetto originario. Nella sentenza di ieri il Tribunale di Napoli ha ritenuto di condannare i due tecnici e, invece, di assolvere con formula piena per non aver commesso il fatto il Perrella. La vicenda giudiziaria per il Perrella si chiude pertanto con piena soddisfazione e in linea con la sempre invocata innocenza professata sin dall’inizio dal Perrella.
