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Il sindaco Antonella D'Aloia (a sx), i consiglieri Valerio Di Tommaso e Francesca Nocera

Dragoni – Abusi edilizi: scontro fra consiglieri comunali. Il Tar bacchetta l’inerzia del municipio. Magra figura per D’Aloia

Dragoni – La signora Amelia Mormile (moglie del consigliere comunale di opposizione Valerio Di Tommaso), dopo aver inutilmente segnalato e documentato al Comune di Dragoni la realizzazione di consistenti illeciti edilizi perpetuati da Paolo Nocera (padre della consigliera comunale di maggioranza Francesca Nocera), si è vista costretta a ricorrere al TAR Napoli in considerazione dell’inaccettabile ed illegittimo immobilismo del Comune, noncurante di garantire il rispetto delle norme e l’ordinato sviluppo del territorio (probabilmente per non scontentare ulteriormente la propria vacillante maggioranza).
I Giudici del TAR partenopeo, pronunciandosi sulla questione, con sentenza N. 03359/2023 pubblicata in data 1.6.2023, hanno sanzionato l’incapacità e l’inerzia dell’amministrazione guidata dalla D’Aloia la quale, si legge in sentenza, a fronte di opere edilizie non assistite da alcun titolo (nemmeno in sanatoria) non ha mai adottato i doverosi e vincolanti provvedimenti repressivi.
Gli stessi Giudici amministrativi hanno poi ordinato al Comune di Dragoni di concludere il procedimento e, dunque, adottare i provvedimenti sanzionatori nei confronti del sig. Nocera nel termine di giorni novanta, nominando in caso di perdurante inerzia commissario ad acta il Prefetto di Caserta il cui compenso per l’eventuale funzione dovrà essere sborsato dal Comune.
Condannato, inoltre, sia il Comune che Nocera a pagare le spese processuali alla Mormile per €. 2.000,00.
Un’altra pesante tegola si abbatte, pertanto, sull’amministrazione D’Aloia mostratasi chiaramente incapace di gestire le pratiche edilizie comunali, il tutto a solo discapito della cittadinanza anche in termini di esborsi economici. Sarà il Comune di Dragoni in grado di ottemperare la decisione del TAR, o per non deludere nessuno continuerà a rimanere inerte ed a quel punto dovrà intervenire il Prefetto, con ulteriori ed ingiustificati danni erariali per le casse dell’Ente?
Per le parallele ed analoghe istanze preordinante alla repressione degli abusi e recentemente balzate alla cronaca (Jolly Park, Addo i guagliun) il Comune, violando la legge, continuerà a rimanere inerte per non scontentare il proprio elettorato o per evitare altre pesanti condanne finalmente si attiverà?

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