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Presenzano / Pietravairano – Violento con la sua compagna, la vittima davanti al giudice conferma le accuse

Presenzano / Pietravairano – Si è svolta ieri l’udienza del processo a carico di Luigi Aniello Frecentese, accusato di maltrattamenti a carico della ex compagna. Sul banco dei testimoni è salita proprio la donna che rispondendo alle domande degli avvocati difensori e dello stesso giudice, ha confermato tutte le accuse che aveva esposto nella denuncia dalla quale sono partite le indagini. E’ stata una udienza importante che si è snodata sulla testimonianza della donna che per diverso tempo ha avuto una relazione con l’uomo che poi si sarebbe rivelato violento nei suoi confronti. La prossima udienza è stata fissata verso la metà del prossimo mese di giugno per ascoltare altri testimoni.
La vicenda:
Venne arrestato lo scorso settembre e posto ai domiciliari con l’accusa di maltrattamento a carico della sua ex compagna che si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Vincenzo Cortellessa. Ma lui non si arrese, subito dopo l’arresto trascorse gran parte del suo tempo a giurare vendetta contro l’ex compagna “colpevole” di aver denunciato i continui maltrattamenti subiti, denuncia che fece scattare l’arresto. Dopo quell’arresto l’indagato “annunciò” la vendetta, utilizzando il famoso social tik tok dove si ritrasse con un fucile in mano e dove pubblicò una serie di messaggi minacciosi verso la donna.  Non vennero risparmiati nemmeno i carabinieri immortalati, durante i controlli, in video e foto e diventati poi oggetto di frasi irriguardose e minacciose. Per tutte queste ragioni il giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, lo scorso ottobre 2022, aggravò la misura cautelare a carico di un 35enne presenzanese che fu prelevato a casa e trasferito in carcere. Luigi Aniello Frecentese, di Presenzano, difeso dall’avvocato Giovanna Zarone, si trova ancora in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Non si sarebbe mai rassegnato alla fine della relazione sentimentale con la donna di Pietravairano. Così iniziò a perseguitarla, a minacciarla attuando anche violenze fisiche. Molti dei fatti contestati sarebbero avvenuti a Pietravairano, sotto l’abitazione della famiglia della vittima. Dopo la denuncia presentata dalla donna sono scattate le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Vairano Scalo (competenti per territorio) che in poco tempo strinsero il cerchio intorno alla persona ritenuta responsabile dei fatti.

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