Revocare subito il contratto: Lo chiede la deputata del Partito Democratico Pina Picierno che presenterà un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo di fare piena luce sui fatti oggetto del provvedimento ostativo, emesso dalla Prefettura di Napoli, in forza del quale è già stata respinta l’offerta dell’azienda Clp alla gestione dell’Eavbus. La Clp dal 2012 gestisce il trasporto pubblico in provincia di Caserta.“Mi sembra abbastanza evidente – aggiunge la responsabile nazionale Legalità e Antimafia del Pd – che, fino a quando non sarà sciolto ogni dubbio su possibili infiltrazioni camorristiche, vanno presi tutti i provvedimenti necessari a garantire la trasparenza del servizio a Caserta. D’altronde l’informativa antimafia alla Clp non può essere un fatto che riguarda solo la gestione del servizio in provincia di Napoli: se quest’azienda non va bene per Napoli, non vedo perché dovrebbe andare bene per Caserta”. Nell’interrogazione la deputata chiede anche di verificare “se gli elementi oggetto dell’informativa fossero presenti già nel momento in cui si affidò il servizio di trasporto casertano ed accertare anche le eventuali responsabilità, politiche e non, della scelta Clp avvenuta dopo la procedura fallimentare dell’Acms”.
“Questa vicenda – conclude Picierno – faccia riflettere anche sulla necessità di controlli più stringenti per evitare che i poteri criminali riescano in maniera così pervasiva ad insinuarsi nella gestione degli appalti pubblici”. Sul caso interviene anche il segretario provinciale del Pd, Enzo Cappello, che invita Il presidente della Provincia, Domenico Zinzi, a “comunicare la sua posizione sul caso Clp e rendere noti i piani atti a scongiurare uno stop nel servizio pubblico dei trasporti e una riduzione dei livelli occupazionali”.
“In attesa di conoscere nel dettaglio i motivi che hanno portato la Prefettura di Napoli a suggerire all’Eavbus di non stringere accordi con la società Clp, chiediamo al presidente Zinzi ed alla sua giunta di porre in essere tutti i dovuti accorgimenti per evitare i disagi che potrebbero interessare il casertano. In caso di stop – aggiunge Cappello – la Clp lascerebbe senza il servizio di trasporto pubblico l’intero territorio provinciale”.
“Attenzione, infine, – conclude Cappello – al futuro dei dipendenti dell’azienda: in una situazione già ai limiti della tollerabilità con i casi dei lavoratori Cub, degli addetti delle comunità montane e del settore delle politiche sociali tanto per fare alcuni degli esempi più recenti, Caserta non può permettere che si creino altre sacche di precarietà”.