Pietramelara – Scuole ed Istituzioni commemorano il Sacco di Pietramelara

Pietramelara – Il Sacco di Pietramelara è una della pagine più importanti della storia di questa comunità, un avvenimento drammatico che decise le sorti del popolo pietramelarese e ne definì inequivocabilmente il futuro ed il posto nella storia. Il 12 marzo 1496 Fabrizio Colonna a capo delle truppe aragonesi e con i rinforzi veneziani espugnò la fortezza pietramelarese, incendiò il castello, e seminò sangue e distruzione. A quell’assedio, ritenuto dagli storici uno dei più atroci della storia dell’umanità, sopravvissero solo sette famiglie; al coraggio, alla determinazione ed alla laboriosità di queste famiglie dobbiamo la ricostruzione del paese. Oggi più che mai, abbiamo il dovere di sottolineare questo drammatico avvenimento sensibilizzando le giovani generazioni ad approfondire e a reagire rispetto a quanto accade intorno a loro. Proprio per questo l’anniversario del sacco di Pietramelara è stato voluto dall’amministrazione comunale con l’intento di coinvolgere gli alunni della scuola secondaria di primo grado che hanno partecipato con alcuni professori all’evento. Gli alunni del I.C. Falcone e Borsellino hanno letto un passaggio del libro dello storico pietramelarese avv. Domenico Caiazza, un testo toccante che ha descritto perfettamente gli attimi vissuti durante l’assedio. Intenso e coinvolgente l’intervento del sindaco Avv. Pasquale Di Fruscio che ha sottolineato quanto e come la storia sia maestra e soprattutto di quanto e come non venga per niente ascoltata considerando che l’uomo continua a ripetere sempre gli stessi errori accecato dalla sete di potere. Accorato l’appello del primo cittadino nei confronti dei giovani presenti ai quali ha affidato il futuro della comunità nel segno della pace, della convivenza e soprattutto della condivisione della nostra storia, della nostra cultura e delle nostre tradizioni. Le conclusioni all’avv. Domenico Caiazza che ha voluto ringraziare l’amministrazione per l’organizzazione delle celebrazioni rivolgendo un forte invito a tutta la comunità affinchè si faccia tesoro della storia per valorizzare l’identità di un popolo che ha saputo risollevarsi dalla distruzione per ben due volte.