Dragoni – L’attuale amministrazione guidata dal sindaco Antonella D’Aloia sembra camminare, perfettamente, nel solco tracciato dalla precedente amministrazione (guidata da Silvio Lavornia), almeno per quanto riguarda l’atteggiamento verso la vicenda relativa a presunti abusi edilizi presso Jolly Park. Nonostante i precisi rilievi mossi da un tecnico incaricato dalla Procura (atti giunti in comune quasi due anni fa), nulla negli anni scorsi è stato fatto e nulla è stato fatto con la nuova “gestione” del comune. Eppure D’Aloia è stata velocissima e determinata contro gli abusi edilizi della Cannavina; azienda dell’amico di famiglia Pendolino, titolare del progetto per il biodigestore. Sarà altrettanto solerte per la vicenda Jolly Park?
La vicenda:
Nell’ambito di un procedimento penale nato dalla contrapposizione fra il Comune di Dragoni, la proprietà della struttura Jolly Park e la Cooperativa Giovani Cunicultori Pomiglianese, il Pubblico Ministero procedente ravvisava situazioni di irregolarità, illegittimità ed illiceità edilizia/urbanistica della struttura denominata Jolly Park e della corrispondente gestione delle pratiche amministrative che hanno interessato detta struttura. Il sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere pur archiviando il relativo procedimento penale per intervenuta prescrizione, onerava l’Ufficio Tecnico del Comune di Dragoni ad adottare le determinazioni di competenza dal punto di vista dell’esercizio dei poteri sanzionatori / ripristinatori di natura amministrativa. In particolare, veniva trasmessa all’Ufficio Tecnico Comunale del Comune di Dragoni la relazione peritale a firma dell’architetto Alfredo Maciariello nel quale venivano rappresentati tutti gli illeciti ed abusi perpetuati. Nello specifico, di seguito in sintesi si riportano tutte le principali irregolarità accertate con detto elaborato peritale ed avallate dalla magistratura penale:
– i certificati di agibilità dei locali della struttura denominata Jolly Park sono frutto di attività illecita, scaturita da dichiarazioni non veritiere rese dal professionista incaricato dalla stessa ditta;
– a pagina 18 della CTU, infatti, emerge la totale illegittimità, rispetto agli strumenti urbanistici, dell’insediamento di Jolly Park sas, parco acquatico sportivo – ricreativo;
– a pagina 28 il CTU da conto dell’illegittimità della DIA formulata da Jolly park in relazione al fabbricato contraddistinto col numero 4;
– a pagina 31 della CTU, si da conto della grave “disorganizzazione” del Comune in relazione alla gestione delle pratiche relative ai titoli urbanistici vantati da Jolly park.
– a pagina 33 del medesimo elaborato, il CTU afferma la totale illegittimità del fabbricato 1 di Jolly Park ed a pagina 37 si specifica che la concessione in sanatoria, assentita dal Comune di Dragoni al signor Buoncuore, è totalmente illegittima, andando ad esplicare plurime motivazioni;
– a pagina 40 della CTU viene accertata l’esecuzione di ulteriori opere abusive ed in violazione della normativa antisismica;
– a pagina 42 della CTU è chiaramente argomentata la totale illegittimità dei fabbricati 2, 3 e 4 di Jolly Park;
– a pagina 43 il CTU relaziona di manufatto totalmente sprovvisto di titolo urbanistico
– da pagina 43 a pagina 58 della CTU, si evidenzia la totale illegittimità di tutti gli interventi effettuati da Jolly Park sas in relazione alla costruzione di scivoli e campi di calcetto;
– a pagina 114 si evince l’attuazione di un ulteriore raggiro, ove si evidenzia che il parere dell’ASL accollava delle prescrizioni a Jolly Park che, inspiegabilmente, senza alcuna evidenza dell’attuazione delle prescrizioni disposte da ASL, ha portato il Comune di Dragoni a concedere l’agibilità a Jolly Park, ignorando del tutto le prescrizioni ASL;
– a pagina 115 si evidenza addirittura di un rilascio di agibilità, per altro manufatto, in assenza di un parere Asl necessario.
– Che, di conseguenza, tutti i titoli ed autorizzazioni rilasciati nel corso degli anni alla struttura denominata Jolly Park devono essere rimediati, ovvero, annullati ai sensi della L. 241/90 in quanto fondati su carenze istruttorie e/o false rappresentazioni della pratica sotto il profilo urbanistico-edilizio, essendo al cospetto di abusi che, in quanto imprescrittibili, impongono – senza limitazioni temporali – la relativa repressione come d’altronde è stato specificamente e puntualmente onerato l’UTC del Comune di Dragoni dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria C.V.;
– Che, tra l’altro, l’esercizio dell’attività ricettiva / ricreativa esercitata in detta struttura tra l’altro aperta al pubblico, vedendo soprattutto nei mesi estivi massiccia affluenza avrebbe dovuto essere particolarmente attenzionata ed ogni abuso represso ma, tuttavia, il Comune di Dragoni noncurante della vicenda (probabilmente in virtù di “oscure” cointeressenze che, tra l’altro, nella vicenda in esame vedono interessati persino il consigliere comunale geometra Valerio Di Tommaso) è a tutt’oggi rimasto completamente inerte. Nonostante sia specifico e puntuale onere ed obbligo incombente sul Comune di Dragoni quello della repressione delle attività abusive perpetrate presso la struttura denominata Jolly Park, così come d’altronde impartiti dall’Autorità Giudiziaria ed in generale derivante dagli obblighi di monitoraggio e difesa del territorio, nonché della pubblica incolumità.