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Il maresciallo Forziati ha condotto le indagini sul caso

Sessa Aurunca – Scandalo assenteismo all’ospedale, manca il testimone: tutto rinviato

Sessa Aurunca – Salta ancora l’udienza del processo a carico di ventotto persone, in gran parte medici, nell’inchiesta sull’assenteismo all’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca. La mancanza del testimone chiave dell’accusa ha costretto il giudice a rinviare tutto al prossimo mese di marzo 2023. Gli imputati sono accusati a vario titolo di truffa ai danni dell’Asl. L’indagine condotta dai carabinieri di Capua aveva accertato diversi episodi di falsa attestazione in servizio presso l’ospedale San Rocco. In qualche circostanza i medici si sarebbero avvalsi della collaborazione di altri colleghi, o addirittura anche di persone esterne all’ospedale, per marcare il badge. Tra i casi più eclatanti quello di un medico che mandò il figlio a marcare il suo cartellino mentre si trovava in vacanza all’estero.

Nel processo sono imputati:
Ferdinando Pasquariello, 62 anni di Caserta; Maria Rosa Matano, 47 anni di Caserta; Nives De Francesco, 63 anni di Mondragone; Rocco Leone, 54 anni; Francesca Macrì, 49 anni; Anna Maria Sorrentino, 64 anni; Alfredo Miosotis, 52 anni di Sessa Aurunca; Giacomo Freda, 52 anni di Sessa Aurunca; Carlo Gallinaro, 63 anni di Formia; Giuseppe Di Iorio, 62 anni di Sessa Aurunca, Martina Battaglia, 46 anni di Caserta; Salvatore Migliozzi, 69 anni di Carinola; Elio Maria Gaetano Avagliano, 60 anni di Roccamonfìna; Elvira Maggi, 41 anni di Caserta; Domenico Perretta, 53 anni; Antonietta Olimpia Di Bella, 64 anni; Luigi Mascolo, 55 anni; Gaetano Tessitore, medico; Ugo Attanasio (di Sessa Aurunca), Anna Bufano (residente a Sessa Aurunca), Giuseppina Ricciardi (di Carinola), Domenico Bova (di Carinola), Gloria Dell’Estate (residente a Sessa Aurunca), Vinicio Ferone (di Casoria), Nicoletta Iannotta (di Napoli), Valentina Carpine (di Teano), Salvatore Di Cerbo (di Piedimonte Matese) e Luigi Ragucci (di Napoli). Tutti sono accusati a vario titolo di truffa ai danni dell’Asl. L’indagine condotta dai carabinieri di Capua aveva accertato diversi episodi di falsa attestazione in servizio presso l’ospedale San Rocco. In qualche circostanza i medici si sarebbero avvalsi della collaborazione di altri colleghi, o addirittura anche di persone esterne all’ospedale, per marcare il badge. Tra i casi più eclatanti quello di un medico che mandò il figlio a marcare il suo cartellino mentre si trovava in vacanza all’estero. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Gennaro Iannotti, Angelo Librace, Gianluca Di Matteo, Dario Pepe, Camillo Irace, Luigi Imperato, Luigi Iannettone, Carlo De Stavola, Angelo Raucci e Giuseppe Stellato.

 

 

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