Sparanise – Pediculosi alla scuola materna, “regalati” ai bimbi Mediker scaduti dal 2017

Sparanise – Il Comitato Civico Cittadinanza Attiva di Sparanise ha rappresentato alle autorità competenti quanto segue: “Sembrerebbe che un genitore di una delle sezioni della locale scuola materna, sospettando la presenza di pediculosi nella classe frequentata dalla propria figlia, anziché allertare le insegnanti per l’attivazione delle procedure del caso, si sarebbe recato dal Preside dell’Istituto Comprensivo “Saverio Solimene” di Sparanise, presente sul territorio ed avrebbe prelevato, non sappiamo a che titolo e con quale autorità, diversi pezzi del prodotto per la pediculosi “MediKer”, colà custodito da diversi anni. Secondo alcune notizie diffusesi anche in rete, lo stesso genitore avrebbe portato il prodotto farmaceutico nella classe frequentata dalla figlia, dove le maestre lo avrebbero inserito negli zainetti di tutti bambini presenti in quella classe. Una volta a casa i genitori avrebbero constatato che il prodotto risultava scaduto dal 2017. Qualora i fatti descritti dovessero risultare veritieri, trattandosi della salute pubblica ed in particolare quella di bambini affidati con fiducia dalla famiglia alla scuola, questo Comitato, senza voler criminalizzare nessuno, ritiene indispensabile l’accertamento dei fatti ed eventuali responsabilità affinché non si verifichino più episodi di questo genere. Ci chiediamo come sia stato possibile che sia stata consentita la distribuzione arbitraria e speriamo involontaria a bambini in tenera età di un farmaco scaduto, e quindi potenzialmente tossico e senza il consenso degli ignari genitori. Ci chiediamo anche come sia stato possibile e a che titolo un genitore sia entrato in un Istituto scolastico, abbia prelevato dei prodotti farmaceutici scaduti in un plesso per poi distribuirli in un altro, come se avesse una qualche autorità o autorizzazione per farlo. Vogliamo sinceramente credere che questo genitore abbia agito in buona fede, purtuttavia riteniamo indispensabile che tutte le persone coinvolte in questa incresciosa vicenda diano le dovute risposte, in primis ai genitori e poi a tutta la comunità”.