Riardo / Teano / Pietramelara – Sono serviti circa quattro mesi per la conclusione della perizia medico legale eseguita sul corpo della giovane donna riardese uccisa la notte dello 26 ottobre 2022 nella camera da letto della sua casa. Nei giorni scorsi i medici incaricati dalla Procura della Repubblica hanno deposito le loro conclusioni con cui si certificano le ragioni della morte. Arriva così la conferma alle ipotesi circolate subito dopo il delitto: Francesca Compagnone venne uccisa con un colpo di fucile esploso a cortissima distanza (max 50 centimetri) e il colpo ha centrato la 28enne alla guancia (la sinistra) devastandole il viso. La morte della ragazza arrivò quasi immediatamente. Il colpo di fucile venne esploso dal suo amico Vicol Ciprian – i due avevano una relazione sentimentale e quella notte erano in camera da letto della donna – che ha sempre affermato di non aver agito in maniera premeditata. Il colpo, secondo Vicol, sarebbe partito per una tragica fatalità mentre maneggiava l’arma. Di diverso avviso la Procura che – attraverso i pubblici ministero Camerlingo e Fiore – accusa il giovane di origine Moldave di aver mirato prima di sparare tanto che l’accusa è di omicidio volontario aggravato dalla relazione sentimentale.
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