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Francesco Paolantoni

Sessa Aurunca – “Il dato, o meglio, il Cubetto è tratto”, la mostra di Paolantoni (il video)

Sessa Aurunca – E’ stata inaugurata lo scorso venerdì 6 gennaio 2023, l’esposizione delle opere dell’artista Francesco PAOLANTONI dal titolo “Il Dado, o meglio, il Cubetto è tratto” (guarda il video), con la presenza del Sindaco Lorenzo Di Iorio un massiccia partecipazione di appassionati sia sessani sia di territori limitrofi. La mostra, tenutasi nel prestigioso Salone dei Quadri del Comune di Sessa Aurunca, è stata organizzata dall’Assessorato alla cultura del Comune di Sessa Aurunca, in collaborazione con la Toro Arte Contemporanea come evento di chiusura delle festività natalizie. Noto al pubblico per la sua carriera di attore di teatro e televisione, Francesco Paolantoni si cimenta da anni nell’arte del cubismo o, per meglio dire, cubettismo. Celebre per le sue apparizioni televisive come in “Mai Dire Gol”, “Quelli che il calcio” e “Indietro tutta”, “Tale e Quale show”, “Stasera tutto è possibile”, o anche le performance teatrali come La gente vuole ridere, “Fuori nevica” e “Killers”.  (guarda il video)
Francesco Paolantoni rivela in questa esposizione personale curata dalla Galleria Toro Arte Contemporanea di Sessa Aurunca anche il suo lato artistico. Durante l’intervista, Paolantoni ha raccontato il suo percorso personale dalla nascita all’evoluzione delle sue opere: tutto parte dal suo comportamento quasi “ossissivo” di creare quadratini di mollica di pane durante la consumazione dei suoi pasti. Alla domanda del perché i quadratini, due sono le risposte che ci vengono date: la prima, definibile maccheronica, è “forse a causa di una nevrosi”; la seconda più artistica riferisce che “il quadrato rappresenta anzitutto la traduzione iconica del concetto di spazio, mentre il cerchio si identifica con il tempo. Il cubo simboleggia la perfezione terrestre: le quattro direzioni per l’orientamento, i quattro stati della materia, le quattro stagioni, le quattro fasi vitali”. (guarda il video) I suoi cubetti vanno poi comporre un mosaico che, una volta completato, diventa la sua opera d’arte grazie “allo stupore che provoca l’enorme mole di lavoro che sta dietro la realizzazione di ciascun pezzo”. Le opere di Paolantoni sono sì opere astratte ma perfettamente leggibili. I soggetti rappresentati sono quelli “mitici” e iconici napoletani, come Totò, San Gennaro, Maradona. I materiali di cui queste opere sono composte si sono evoluti insieme alla tecnica: dal pane, che però presentava il problema dei “pappici” che finivano col fagocitare l’opera, all’argilla, per arrivare al materiale attuale che è la pelle. Paolantini, inoltre, afferma con vigore che continuerà a sperimentare e a creare nuovi soggetti, usare nuovi materiali e nuove forme, anzi, forme no: “Il cubetto è l’unica certezza!”. (guarda il video)

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