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Caserta/Sessa Aurunca – Sasso testa di ariete di Picierno e Graziano per far dispetto a Oliviero

Caserta/Sessa Aurunca – Sasso strumento contro Oliviero. L’eurodeputata Pina Picierno ed il deputato Stefano Graziano non perdono occasione per cercare di far dispetto al presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero. Spiazzati dal fatto che Oliviero è stato il primo a schierarsi a favore di Stefano Bonaccini nella corsa alla segreteria nazionale, stanno utilizzando tutti i mezzi possibili e immaginabili per cercar di mettergli i bastoni tra le ruote. In barba a tutto ciò che Bonaccini predica, quello di creare un partito senza i caminetti romani, ma spostato sui territori e coinvolgendo la base e i simpatizzanti, il duo Picierno Graziano, utilizzano l’ex sindaco di Sessa Aurunca, Silvio Sasso. Solo per mero dispettuccio da bambini capricciosi, stanno immobilizzando la fase congressuale casertana per aver deciso di inserire nella commissione provinciale proprio Sasso. Il primo ed unico sindaco sessano ad essere stato sfiduciato in aula, non è certo il miglior amico di Oliviero che dopo  avergli regalato, nel 2016, candidatura ed elezioni a sindaco, Sasso è riuscito a mettersi tutti contro al punto che la sua maggioranza fu costretta a sfiduciarlo. Annullato sulla scena politica locale al punto che alle scorse elezioni  comunali arrivò addirittura ultimo, oggi viene utilizzato strumentalmente da Picierno e Graziano come testa da ariete contro Oliviero. “Questo è lo spirito del partito democratico?” “Ma Bonaccini è a conoscenza che a Caserta l’unico interesse di qualche suo seguace e quello di far guerra ad Oliviero a tutti i costi?”. L’obiettivo probabilmente è spingere  Oliviero fuori dal Pd. È ingombrante, per chi finora ha ottenuto tutto ciò che ha solo grazie ai caminetti romani, avere nello stesso partito chi ha voti. Finora le hanno provate tutte, ma il presidente del consiglio regionale non ha alcuna intenzione di lasciare il Partito, in special modo ora che quasi sicuramente avrà un segretario nazionale lontano da Roma. Intanto Sasso, inconsapevole di essere uno strumento, si gode il suo momento di popolarità. Era in astinenza e ne aveva bisogno, quindi bravi Graziano e Picierno per questa opera buona.

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