CAMIGLIANO – Tassa acque reflue, Cenname sotto attacco

CAMIGLIANO –  Pagamento del tributo sulle acque reflue, il gruppo di opposizione – La Forza delle Donne – attacca l’amministrazione comunale guidata dal  sindaco Vincenzo Cenname. “In questi giorni stiamo ricevendo le fatture con “le bollette” di pagamento per il servizio fognature inerenti l’anno 2006 direttamente dal Comune, in quanto, nel Consiglio Comunale n° 26 del 05/12/2009 fu revocato al Consorzio Idrico Terra di Lavoro di Caserta, l’onere di provvedere alla fatturazione del servizio fognatura a partire dall’anno 2006. Da un’attenta analisi e, confrontando i dati tra le fatture del Consorzio emesse nel dicembre del 2009 e quelle attuali del Comune, abbiamo riscontrato che la quota che ci stanno chiedendo non è stata calcolata sul consumo relativo al solo anno 2006 ma su un arco di tempo che va dalla fine del 2004 all’inizio del 2007 (e oltre). Può il Comune chiedere il canone relativo a periodi precedenti il 2006? Visto che, come scritto anche nella fattura del Comune è chiaramente evidenziato: “… a partire dall’anno 2006.”  Ricordiamo alla popolazione che il 07/01/2010 il Sindaco pubblicava un Avviso nel quale invitava la cittadinanza a non pagare.  Diversi cittadini a suo tempo, nonostante l’avviso pubblico, pagarono le suddette fatture del Consorzio Idrico Terra di Lavoro. Le stesse persone oggi stanno ricevendo la notifica di pagamento inerente a tali fatture ma, questa volta dal Comune. Vi consigliamo di controllare se avete già effettuato il pagamento. Visto che non si è saputo più nulla sull’impugnazione del ruolo delle cartelle, effettuata da parte del Comune , per coloro che non pagarono gli anni 2004- 2005 che cosa succederà?” Questo è il documento prodotto dal gruppo di minoranza guidato dal mancato sindaco, Daniela Cioppa.
La replica di Cenname
In realtà abbiamo tolto la riscossione al Consorzio idrico per incassarlo noi stessi. Lo approvammo con una delibera consiglio comunale del 2009.  Stiamo incassando il 2006 che si basa sul consumo dell’acqua. Eventuali anomali sulla lettura dei contatori, basta recarsi all’ufficio tributi e si chiede la correzione