Piedimonte Matese – C’è una testimonianza importante nell’inchiesta sulla scomparsa e sulla successiva morte dell’imprenditore Sandro Ottaviani. Indagine sfociata qualche mese fa nell’arresto di due sospettati: Alfredo Carini – originario di Napoli ma de tempo residente nel Matese, esattamente a Letino – e Cataldo Antonio Russo di Dragoni. La testimonianza è quella di una donna – Rosa – che per qualche tempo è stata la fidanzata di Carini. La donna, durante una discussione, fu picchiata selvaggiamente da Carini e dallo stesso accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale di Piedimonte Matese. Poi i rapporti fra i due si interruppero. Lei, durante una telefonata con una sua amica afferma: “… poi anche se sapessi qualcosa non puoi neanche parlare perché tu non sai se questo ti fa la pelle dopo…”.
Poi Rosa, nella stessa conversazione con la sua amica, racconta del suo interrogatorio presso i carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese. “… ho dovuto raccontare tutto per filo e per segno, ho detto tutta la verità, ho detto tutto quello che sapevo su di lui…”.
Poi la donna confida le sue paure all’amica: “… perché questo in un modo o nell’altro me la farà pagare se le cose si dovessero mettere male per lui”. Rosa dice all’amica di essere preoccupata per se e per i figli, di temere che Carini potesse farle ancora del male. La telefonata si conclude con il consiglio dell’amica: “… Rosa stai attenta, stai moto attenta…”.
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