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Conca della Campania / Vairano Patenora / Roccamonfina – Rubò 200mila euro di castagne, condannato

Conca della Campania / Vairano Patenora / Roccamonfina – Si è chiuso oggi il processo bis, presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a carico di un ex dipendenti della cooperativa Conca. Sul banco degli imputati Mario Bernardino Cubellotti, era componente del consiglio di amministrazione, socio della stessa, ed aveva un telecomando personalizzato per accedere all’opificio.  Nella costituzione di parte civile la cooperativa Conca ha chiesto il risarcimento dei danni valutati in 200 mila euro.
Ha discusso l’avvocato Francesca Mastracchio ha ricordato la memoria di Tommaso Scalera che aveva denunciato il Cubellotti Mario Bernardino, già condannato con la sentenza del 28.12.2016, per il grave tradimento alla società e per aver abusato dell’uso del telecomando aziendale al fine di sottrarre grossi quantitativi di castagne che venivano poi smistate in altri magazzini all’insaputa e a danno della Cooperativa Conca. Il Cubellotti infatti, una volta chiusi i magazzini, accedeva nuovamente disinseriva l’allarme, così permettendo il prelievo di grossi quantitativi di merce presente in aula a rappresentare la cooperativa Conca, il presidente Santaniello Giuseppina. La difesa della parte civile ha prodotto la relazione di stima del danno, ricordando i singoli episodi di furto, tutti dettagliatamente precisati dal maresciallo Salvo che ha condotto gli accertamenti. Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in persona del giudice Maione, in accoglimento delle richieste dell’avvocato Mastracchio per la Cooperativa Conca, ha condannato il Cubellotti Mario Bernardino all’ulteriore pena di mesi 8 di reclusione e 160 euro di multa, ritenendo la continuazione con i reati di cui alla precedente sentenza di condanna. Inoltre ha condannato l’imputato al risarcimento dei danni e ad una provvisionale immediatamente esecutiva di 30mila euro. Si chiude quindi un secondo capitolo di questa triste vicenda e resta aperta ancora la vicenda per Migliozzi e Cubellotti Filippo accusati di ricettazione fissata per il prossimo gennaio 2023 dinanzi alla dott.ssa Iorio del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

La vicenda:
Avrebbero rubato circa 200mila di castagne all’azienda in cui lavoravano. Furti costanti avvenuti nel tempo e facilitati dal rapporto di fiducia con i titolari. Furono le telecamere a circuito chiuso a risolvere il mistero. Grossi quantitativi di castagne rubate e rivendute a commercianti della zona che, probabilmente, non facevano tante domande sulla provenienza del prodotto. I responsabili di quei fatti vennero arrestati, in flagranza di reato, nel dicembre del 2016 e successivamente condannati. Le indagini hanno però evidenziato altri episodi precedenti che ora hanno generato un altro procedimento finito, pochi giorni fa, davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il processo bis è nei confronti di Filippo Cubellotti, assistito dall’avvocato Vincenzo Cortellessa, e  Angelo Migliozzi assistito dall’avvocato Leopoldo Zanni; e Mario Bernardino Cubellotti, assistito dall’avvocato Panaccione. La costituzione di parte civile è stata confermata dall’attuale amministratore della società, Giuseppina Santaniello, per la cooperativa Conca, difesa dall’avvocato Francesca Mastracchio. Una sostituzione resasi necessaria dopo il prematuro decesso di Tommaso Scalera. Per Migliozzi e Cubellotti Filippo il processo ha subito – già un anno fa – uno stralcio per un vizio procedurale, omessa notifica, e si procederà separatamente per la contestata ricettazione di 80 quintali di castagne. E’ stata respinta la richiesta avanzata dal difensore di Cubellotti Mario Bernardino che ha invocato la declaratoria di ne bis in idem (locuzione latina che tradotta alla lettera significa «non due volte per la medesima cosa»). Il giudice Maione ha dato ragione all’avvocato Mastracchio perché diversi, nel tempo, erano gli episodi di furto aggravato posti in essere ai danni della cooperativa Conca ed oggetto delle due diverse imputazioni. Quindi questo troncone del processo proseguirà solo per lui che ha già riportato una condanna ad un anno e 4 mesi per l’episodio avvenuto il 02 dicembre del 2016, quando venne tratto in arresto. Vi è dunque rischio di una nuova condanna per il Cubellotti Mario Bernardino.

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