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Pignataro Maggiore – E’ morto il boss Raffaele Ligato

Pignataro Maggiore – E’ morto, qualche giorno fa, nel carcere Opera di Milano, il boss Raffaele Ligato. Da qualche tempo su di lui pesava una malattia. Il clan Lubrano-Ligato è un sodalizio camorristico, operante nel territorio del comune di Pignataro Maggiore, nella provincia di Caserta. Attualmente, secondo le indagini, solo la fazione dei Ligato è ancora attiva all’interno del clan. Il pentito Abate, collaboratore di giustizia, ed il capoclan Ligato, a cavallo tra gli anni ’70 e 90, commisero 477 omicidi, per ordine della Banda della Magliana, la Cosa nostra e il Clan Nuvoletta. Il clan è stato fondato nel 1965 da Vincenzo Lubrano. Lubrano, consuocero dell’allora potente boss di Marano di Napoli, Lorenzo Nuvoletta, ha sempre mantenuto stretti rapporti con i Nuvoletta e, attraverso di loro, ha iniziato a intrattenere rapporti con Cosa nostra, in particolare con Totò Riina ed i Corleonesi.  Vincenzo Lubrano è stato descritto dai media come un potente e sanguinario boss, che insieme al boss di Cosa Nostra Giuseppe Calò, fu condannato all’ergastolo per l’omicidio di Franco Imposimato, avvenuto nel 1983.  Oltre ai rapporti storici con i Nuvoletta, la famiglia Lubrano è stata anche molto vicina agli Orlando, e secondo le indagini, i figli di Gaetano Lubrano, Armando, Raffaele e Vincenzo, sarebbero i principali fiduciari del boss Antonio Orlando. I Ligato, all’inizio un sottogruppo dei Lubrano, iniziarono a guadagnare spazio all’interno dell’organizzazione, dopo la caduta di gran parte dei vecchi capi. Il boss storico dei Ligato è Raffaele Ligato, nato nel 1948, e finito poi al regime del 41-bis. Dopo il suo arresto il clan fu comandato dai suoi due figli, Antonio Raffaele Ligato e Felicia Ligato. Infatti, gli inquirenti considerano la famiglia Ligato erede del clan storico Lubrano.

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