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Alife – Droga, la Cassazione conferma condanne: intera famiglia in carcere. Sconteranno oltre 77 anni di carcere

Alife – Intera famiglia dovrà scontare oltre 77 anni di carcere. Le uniche due donne, Teti Giuseppina e Marcello Filomena, le uniche ancora ai domiciliari sono state prelevate e condotte nel carcere di Pozzuoli. Per tutti gli altri la sentenza è stata notificata in carcere. La Cassazione pone la parola fine al processo nato da una indagine condotta dai carabinieri della stazione di Vairano Scalo guidata dal maresciallo Palazzo. I giudici capitolini hanno confermato la condanna emessa dal Tribunale d’Appello di Napoli che condannò i nove imputati accusati dello spaccio di droga messo in piedi dalla famiglia Fargnoli di Alife che gestiva una fiorente attività di vendita di stupefacenti con tanto di telecamere in stile “Gomorra”, apparecchiature necessarie per monitorare la piazza di spaccio.
Robert Fargnoli dovrà scontare 17 anni di carcere;  Robert jr Fargnoli a 8 anni e 4 mesi; Assunta Di Chello a 15 anni e 3 mesi; Maurizio Nardelli a 8 anni e 6 mesi; Christian Nardelli a 5 anni e 10 mesi; Giuseppina Teti a 6 anni e 4 mesi; Loredana Lombardi a 5 anni e 8 mesi; Filomena Marcello a 6 anni e 6 mesi; Raffaele Riccardo, unico assolto per uno dei capi d’imputazione, a 7 anni. Secondo gli inquirenti, gli imputati avrebbero gestito una piazza di spaccio ad Alife, presso la palazzina delle case popolari occupata dal gruppo familiare. Qui Robert Fargnoli e sua moglie Di Chello continuavano a svolgere traffici di sostanze stupefacenti seppur sottoposti al regime degli arresti domiciliari per precedenti delitti specifici. Nella base era sempre garantita la presenza di uno dei componenti della famiglia che poteva soddisfare le notevoli richieste di stupefacenti avanzate dagli acquirenti, i quali solitamente risultavano essere già noti tossicodipendenti. Nella medesima abitazione veniva anche effettuata la preparazione del crack, mediante un processo di lavorazione della cocaina. Ad occuparsi dello spaccio al dettaglio, invece, Maurizio Nardelli, Robert Junior Fargnoli, Cristian Nardelli, Loredana Lombardi, Giuseppina Teti, Filomena Marcello e due minorenni, tutti incaricati di ricevere le direttive dai dirigenti della struttura, di occuparsi del trasporto delle sostanze stupefacenti e di procedere alle cessioni al dettaglio.Tutti gli imputati sono stati difesi dell’avvocato Giuseppe De Lucia del foro di Santa Maria Capua Vetere.

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