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SESSA AURUNCA – Assenteismo in ospedale, i furbetti del cartellino incastrati dalle telecamere e dai telefonini. La testimonianza di Palazzo

Sessa Aurunca – Oltre quattro ore di domande e risposte, una udienza fiume durante la quale il testimone ha soddisfatto le domande della pubblica accusa e quella delle difese. Nell’ultima udienza del processo ha parlato il maresciallo Palazzo (comandante della stazione di Vairano Scalo che cooperò all’epoca delle indagini con la stazione carabinieri di Teano allora guidata dal maresciallo Forziati), ufficiale di polizia giudiziaria che condusse le indagini, con Forziati, sul caso dell’assenteismo all’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca. E la testimonianza di Palazzo ha messo in luce una serie di particolati curiosi e confermato, in sostanza, tutte le accuse formulate carico degli imputati.   Il militare – ascoltato dinanzi al collegio presieduto dal giudice Loredana Di Girolamo del tribunale di Santa Maria Capua Vetere – ha narrato delle indagini rispondendo ancora alle domande del pubblico ministero e delle difese. Durante le investigazioni, i carabinieri si resero conto che presso il San Rocco c’era un’ulteriore uscita per il personale che non era stata inizialmente monitorata.  Così venne posizionata una nuova telecamera che non solo mostrava l’uscita dei dipendenti negli orari di servizio ma li seguiva fino al parcheggio evidenziando come si allontanassero in auto dal luogo di lavoro. Si torna in aula alla fine di questo mese.

Nel processo sono imputati:
Ferdinando Pasquariello, 62 anni di Caserta; Maria Rosa Matano, 47 anni di Caserta; Nives De Francesco, 63 anni di Mondragone; Rocco Leone, 54 anni; Francesca Macrì, 49 anni; Anna Maria Sorrentino, 64 anni; Alfredo Miosotis, 52 anni di Sessa Aurunca; Giacomo Freda, 52 anni di Sessa Aurunca; Carlo Gallinaro, 63 anni di Formia; Giuseppe Di Iorio, 62 anni di Sessa Aurunca, Martina Battaglia, 46 anni di Caserta; Salvatore Migliozzi, 69 anni di Carinola; Elio Maria Gaetano Avagliano, 60 anni di Roccamonfìna; Elvira Maggi, 41 anni di Caserta; Domenico Perretta, 53 anni; Antonietta Olimpia Di Bella, 64 anni; Luigi Mascolo, 55 anni; Gaetano Tessitore, medico; Ugo Attanasio (di Sessa Aurunca), Anna Bufano (residente a Sessa Aurunca), Giuseppina Ricciardi (di Carinola), Domenico Bova (di Carinola), Gloria Dell’Estate (residente a Sessa Aurunca), Vinicio Ferone (di Casoria), Nicoletta Iannotta (di Napoli), Valentina Carpine (di Teano), Salvatore Di Cerbo (di Piedimonte Matese) e Luigi Ragucci (di Napoli). Tutti sono accusati a vario titolo di truffa ai danni dell’Asl. L’indagine condotta dai carabinieri di Capua aveva accertato diversi episodi di falsa attestazione in servizio presso l’ospedale San Rocco. In qualche circostanza i medici si sarebbero avvalsi della collaborazione di altri colleghi, o addirittura anche di persone esterne all’ospedale, per marcare il badge. Tra i casi più eclatanti quello di un medico che mandò il figlio a marcare il suo cartellino mentre si trovava in vacanza all’estero. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Gennaro Iannotti, Angelo Librace, Gianluca Di Matteo, Dario Pepe, Camillo Irace, Luigi Imperato, Luigi Iannettone, Carlo De Stavola, Angelo Raucci e Giuseppe Stellato.

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