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Mondiali di calcio in Qatar 2022: quali sono i paesi favoriti per la vittoria?

Grande attesa per l’inizio del Mondiali di calcio in Qatar nel dicembre del 2022. Con l’Italia, purtroppo fuori dai giochi, grandi favoriti, per i siti di scommesse, sono Brasile e Francia.

 

Siti di scommesse in subbuglio per il Mondiale in Qatar, l’evento più atteso da tutti gli appassionati di calcio. Vista la brutta avventura dell’Italia, nonostante un campionato europeo vinto, che non parteciperà a questo campionato per la mancata qualificazione ai playoff, non ci resta che guardare con attenzione quali squadre siano considerate le favorite dai top bookmaker nel nostro Paese. Si può, comunque, dare un’occhiata alle piattaforme che ci interessano dalla homepage di sitiscommesse.com, il principale comparatore di siti scommesse online, per avere un’idea di quali siano le squadre che più hanno convinto gli esperti e su cui, i bookmaker, sembrano puntare forte.

Ai primi posti, come contendenti al titolo, abbiamo il Brasile di Neymar, la Francia di Mbappè e l’Inghilterra di Harry Kane (sconfitta in finale proprio dagli azzurri di Mancini nella partita di Wembley di luglio 2021). Attenzione, sempre e comunque, all’Argentina dell’eterno Messi, alla Spagna di Morata e al Portogallo di Cristiano Ronaldo. Il Brasile, dopo un po’ di Mondiali in ombra, sembra aver ritrovato la grinta grazie all’intesa tra Coutinho e Neymar. La Francia, vincitrice uscente del torneo, ha voglia di dare prova della sua solidità. Ronaldo, anche a 37 anni, non ha paura di avere ancora tanta voglia di provarci e di vincere. La Spagna, con tanti giovani e un allenatore grintoso come Luis Enrique, darà filo da torcere a tutti gli avversari, quindi occhi puntati sulle Furie Rosse.

 

Perché il Brasile parte come favorito per i siti scommesse online?

Il Brasile è la nazione che ha vinto più Mondiali, ben 5. Ed è dal 2002 (anno della sua ultima vittoria) che non disputa una finale in un Campionato del mondo. La squadra di quest’anno, molto motivata, ha un obiettivo chiaro: portare in trionfo il più grande campione degli ultimi tempi, Neymar Jr. Neymar, stella miliardaria del Paris Saint-Germain, ha vissuto una carriera ricca di successi ma anche di tanti infortuni e ha dichiarato, a mezzo stampa, che questo sarà il suo ultimo Mondiale. Lascerà, infatti, la Nazionale verdeoro a fine 2022 e spera in una vittoria che permetta a lui e ai suoi compagni di essere sul tetto del mondo.

 

Anche Vinicius Jr., stella del Real Madrid, promette scintille così come Rafinha e Richarlison, gli altri due attaccanti del Brasile. Non dimentichiamoci di Gabriel Jesus, grande protagonista in Premier League così come il portiere Allison in forza al Liverpool di Jurgen Klopp. Proprio Allison, scoperto da Walter Sabatini, ha dato grande sicurezza a tutto il reparto difensivo che, dopo l’addio di Dida, si era ritrovato un po’ scoperto. Non dimentichiamo anche Lucas Paqueta che, in Francia, ha trovato uno stile di gioco e una maturità a centrocampo degna di nota.

 

L’Italia calcistica poco sopporta la tremenda delusione del secondo Mondiale mancato

Gli Europei vinti in casa dell’Inghilterra avevano portato, in tutto l’ambiente calcistico italiano, una nuova linfa tutta da vivere. D’altronde, chi di noi avrebbe pensato che non ci saremmo qualificati ai Mondiali dopo la cavalcata azzurra nel torneo continentale? Certamente nessuno, vista l’enorme fiducia conquistata dal tecnico Mancini e dai suoi giocatori che si erano dimostrati professionisti e gladiatori in ogni partita del torneo. Peccato, dunque, per la squadra spenta e sfilacciata dei mesi successivi in cui è mancata compattezza e grinta per raggiungere, comunque, la vittoria.

 

La blanda prestazione contro l’Irlanda del Nord non ha convinto nessuno e ha costretto l’Italia a dei playoff mondiali che abbiamo affrontato stanchi, senza idee, perdendo contro ogni pronostico con la Macedonia. Cosa ci resta e cosa abbiamo imparato? A non dare per scontato nulla, neppure quello che sembrava già nelle nostre tasche. Questo Mondiale invernale è una scommessa sotto tanti punti di vista ma essere spettatori, dal 2018, della kermesse calcistica per eccellenza, ci dovrebbe far rendere conto di un movimento in crisi, con pochi giovani nel nostro campionato e tante eccellenze che cercano fortuna fuori dal nostro territorio. Ci auguriamo che ci sia attenzione per i vivai e ci auspichiamo un rinnovamento vero per riuscire a vivere emozioni intense come Berlino nel 2006, indimenticabile.

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