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CAIANELLO – Noto barista accusato di abusi sessuali su una 16enne, per i giudici non ci sono riscontri: assolto  

CAIANELLO – Bruno Salvatore De Burra, cinquantatreenne noto imprenditore di Caianello è stato assolto dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere perché il fatto non sussiste. Era accusato di violenza sessuale in danno di una ragazza del posto, all’epoca dei fatti poco più che sedicenne e che perciò chiameremo con in nome di fantasia di Mirella. De Burra, difeso dall’avvocato Fabrizio Zarone, rispondeva del reato previsto e punito dagli art. 81 cpv, 61, 1° co. n° 11, 56 e 609 bis del codice penale per aver tra il novembre 2017 e il febbraio 2018 in Caianello, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in circa due occasione, all’interno del suo esercizio commerciale, costretto in almeno due occasioni costretto la predetta minore che all’epoca lavorava alle sue dipendenze a subire atti sessuali consistiti nel toccarle ripetutamente e insistentemente il senso e i glutei e per averla in altre occasioni tentato di baciarla, compiendo così atti diretti in modo non equivoco a compiere i predetti atti sessuali, eventi che non si verificavano per la reazione della vittima che si sarebbe divincolata riuscendo a sottrarsi a tali condotte. Questo, in sintesi, il capo d’imputazione formulato dalla Procura della Repubblica sammaritana che ha portato il Pubblico Ministero, Oriana Zona, a formulare una richiesta di condanna alla pena di tre anni di reclusione.  La Seconda Sezione Penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Presidente Antonio Riccio, Giudici a latere, Francesca Auriemma e  Massimo Cosenza, recependo le argomentazioni difensive svolte nella sua arringa a difesa dell’imputato dall’avvocato Fabrizio Zarone, invece, ha mandato assolto l’imputato perché il fatto non sussiste, riservandosi di depositare la motivazione della sentenza nel termine di novanta giorni. In particolare l’avvocato Zarone ha insistito sulla fragilità del quadro probatorio offerto dalla pubblica accusa e su talune criticità del racconto della persona offesa, oggetto anche di una dettagliata relazione redatta dalla consulente di parte della difesa dell’imputato, Mariangela Castellano, nota psicologa forense di Nola.

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