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Alessio Spaziano

Baia e Latina / Dragoni / Novara- Uccide sindacalista e scappa, giovane camionista verso il processo

Baia e Latina / Dragoni / Novara – Omicidio stradale e resistenza a pubblico ufficiale. Sono queste le accuse per cui la procura della Repubblica di Novara ha chiesto il rinvio a giudizio di Alessio Spaziano, il camionista venticinquenne di Dragoni che poco più di un anno fa, il 18 giugno 2021 aveva ucciso, investendolo con il suo camion, Adil Belakhdim, 37 anni, coordinatore di Sì Cobas, davanti al polo logistico della Lidl di Biandrate, in provincia di Novara. L’autista – si legge nel documento con cui la procura chiede il rinvio a giudizio – avrebbe agito con “negligenza e imperizia”, facendo una manovra incauta che avrebbe ucciso il sindacalista, quando avrebbe avuto, invece, la possibilità di manovrare diversamente il mezzo evitando quello che è accaduto.

La vicenda:
Probabilmente fu un attimo di follia, probabilmente una distrazione. Protagonista negativo della vicenda un 25enne di Baia e Latina ritenuto l’assassino di un sindacalista morto dopo essere stato travolto da un camion. Alla guida del mezzo sedeva Alessio Spaziano – 25 anni originario di Dragoni ma residente a Baia e Latina dopo il matrimonio – che avrebbe forzato un blocco durante manifestazione. Poi, Spaziano, si sarebbe dato alla fuga. La vittima si chiamava Adil Belakhdim ed era il coordinatore dei Si Cobas di Novara, 37enne, cittadino italiano di origini marocchine, ed è morto investito da un camion davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate, nel Novarese. A bloccare l’autista in fuga furono i carabinieri. Secondo la ricostruzione dei testimoni il sindacalista stava presidiando insieme a una ventina di manifestanti i cancelli dove era stato organizzato il presidio sindacale, quando è stato travolto dal camion. Prima trascinato per un tratto, poi lasciato esanime sull’asfalto. All’origine della tragedia ci sarebbe stato un diverbio tra il conducente del camion e i lavoratori che protestavano davanti al cancello e bloccando il passaggio. Secondo quanto riferito da Attilio Fasulo, segretario generale della Cgil di Novara “i lavoratori presenti hanno parlato di una discussione perché il camionista voleva entrare a tutti i costi”. Sempre secondo le testimonianze raccolte, il sindacalista sarebbe stato travolto e trascinato per una decina di metri, fino all’altezza del passaggio pedonale: infatti nei primi minuti si era immaginato che stesse attraversando la strada.

La difesa dell’indagato:
“Non ho visto nessuno vicino al mio camion, non mi sono reso conto di nulla”.  Queste in sostanza le prime parole che Alessio Spaziano avrebbe detto agli investigatori, subito dopo l’arresto.

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