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Teano / Arce – Delitto Mollicone, la Procura chiede pesanti condanne per la famiglia Mottola

Teano / Arce – La Procura della Repubblica di Cassino non ha dubbi: ad uccidere l’allora 18enne Serena Mollicone fu Marco Mottola con la complicità del padre Franco e della madre Annamaria. Per questa ragione il Pubblico Ministero chiede una condanna a 30 anni per l’ex maresciallo dei carabinieri, 24 anni per il figlio Marco e 21 per la madre. Questa la richiesta formulata al termine della lunga requisitoria – durata due udienze – pronunciata dinanzi alla Corte d’Assise di Cassino dove si sta celebrando il processo per il delitto della studentessa. Secondo l’assunto della Procura, Marco avrebbe colpito Serena facendola sbattere contro la porta dell’alloggio della famiglia Mottola, originaria di Teano, nella caserma dei carabinieri di Arce. La ragazza avrebbe perso i sensi. A quel punto sarebbero subentrati nel delitto anche il maresciallo Franco Mottola e la moglie Anna Maria per occultare il cadavere. Serena venne imbavagliata con del nastro adesivo e messa con la testa in un sacchetto. Per i medici legali la 18enne sarebbe morta soffocata. La Procura ha chiesto la condanna anche per il luogotenente dei carabinieri, Vincenzo Quatrale a 15 anni di reclusione accusato di concorso esterno in omicidio e di istigazione al suicidio a carico di Santino Tuzi. Richiesta più mite, invece, per Francesco Suprano per il quale la Procura chiede 4 anni,  accusato di favoreggiamento. Ora la parola passa alle difese che nelle prossime udienza avranno l’opportunità di esporre la propria versione dei fatti.

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