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Sottovuoto: un modo salutare per confezionare gli alimenti

Quando acquistiamo un alimento difficilmente facciamo caso alla confezione in cui è contenuto. Eppure, da diversi anni, dovremmo aver notato che in questo ambito sono disponibili delle novità. Ad esempio alcune verdure sono confezionate con materie plastiche particolari, che permettono di conservarle a lungo in frigo senza che avvizziscano. Un’altra novità degli ultimi anni, oggi molto diffusa, riguarda le confezioni sottovuoto. Molti alimenti con questo tipo di packaging, si trovano comunemente anche al supermercato.

Perché si usa il sottovuoto

Sono numerosi gli alimenti che si rovinano se vengono in contatto con l’ossigeno presente nell’aria che respiriamo. Basti pensare, ad esempio, da una fetta di carne o ad un piatto di vitello tonnato: dopo vari minuti dall’esposizione all’aria la superficie si ossida, acquisendo una colorazione e una consistenza decisamente poco piacevoli.

L’ossidazione, che modifica il gusto degli alimenti, rendendoli meno appetibili, avviene anche negli alimenti contenuti in barattolo o in un sacchetto se in questi è presente dell’aria. Per risolvere il problema si utilizzano oggi delle buste sottovuoto: dopo aver inserito l’alimento all’interno della busta, si estrae tutta l’aria presente, utilizzando appositi macchinari. In questo modo gli alimenti si possono conservare più a lungo, senza che si ossidino e che il loro sapore si modifichi nel tempo.

Le buste sottovuoto Volmar Packaging, ad esempio, sono disponibili per le aziende alimentari che desiderano conservare al meglio i propri prodotti. La struttura multistrato consente di utilizzare questo tipo di packaging con vari alimenti diversi, senza che sia necessario aggiungere ampie quantità di conservanti.

Non solo sottovuoto

Il concetto di packaging sottovuoto comprende in effetti una serie di soluzioni diverse tra loro. Sono disponibili confezioni sottovuoto prodotte con vari materiali, a volte anche realizzati accoppiando materiali diversi. Questo consente di ottenere confezioni che preservano gli alimenti, non modificandone in alcun modo gusto, profumo o consistenza.

Si possono anche preparare buste in atmosfera protettiva. In questo caso viene eliminata l’aria presente nella stessa busta e viene introdotto l’azoto puro, che a differenza dell’ossigeno, non ossida gli alimenti e funge da conservante. Ci sono poi buste sottovuoto adatte anche ad alimenti grassi, o dalla consistenza fluida. È possibile produrre buste di questo tipo da utilizzare nella pastorizzazione degli alimenti.

Utilizzare il sottovuoto: meno conservanti?

Confezionare un alimento in una busta sottovuoto consente di ridurre in modo sostanziale la quantità dei conservanti, necessari per limitare l’ossidazione degli alimenti e la proliferazione dei batteri. In mancanza di ossigeno molti agenti patogeni non sopravvivono, quindi non proliferano all’interno di una busta sottovuoto.

Per alcuni alimenti è necessario anche mantenere la catena del freddo, che limita ulteriormente la potenziale presenza di batteri, muffe o funghi. Con questo genere di soluzioni si possono confezionare tutti gli alimenti, dal riso ai salumi, dalle salse fino al vino o le verdure. Le buste sottovuoto si preparano all’interno dell’azienda alimentare che produce il singolo alimento.

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