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Francesca Merola, titolare asilo Piccole Pesti

San Prisco / Casapulla / Casagiove – Maltrattavano bimbi nell’Asilo, preside e due maestre verso il processo

San Prisco / Casapulla / Casagiove – Sarà giudizio immediato per le tre donne accusate di maltrattamenti ai danni dei bimbi dell’asilo privato “Piccole Pesti”. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero disponendo il processo senza passare dall’udienza preliminare a carico di Francesca Merola (direttrice dell’istituto) e delle due insegnanti Valeria Eliseo ed Anna Lucia Spina. La prima udienza è stata fissata per la seconda decade di maggio dinanzi ai giudici della terza sezione collegiale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Le accuse:
Venivano strattonati, sgridati, umiliati, imboccati con forza, non venivano cambiati e lasciati sporchi per ore o se facevano i capricci venivano buttati giù dalle brandine durante il riposo pomeridiano. Questi alcuni degli episodi di violenza accertati dagli investigatori. Trascorreranno il San Valentino davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Infatti, è stato fissato per il prossimo lunedì, 14 febbraio dinanzi al GIP Alessandra Grammatica la direttrice della scuola privata “Piccole Pesti” Francesca Merola di 47 anni; l’insegnante più longeva Anna Lucia Spina di 44 anni e Valeria Eliseo docente 28enne, tutte dell’istituto paritario di via Circumvallazione, a confine tra San Prisco e Casapulla. Sono accusate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere di violenza fisica e psicologica oltre che di omissioni nella cura dei piccoli alunni loro affidati. Se decideranno di rispondere alle domande dei giudici, potranno tentare di chiarire le loro posizioni in merito agli orrori compiuti tra le mura scolastiche del plesso che funge da nido, primaria con annesso doposcuola. L’indagine che vede coinvolte le tre maestre, collocare agli arresti domiciliari, è stata avviata dai carabinieri della stazione di San Prisco nell’ottobre 2021 a seguito della segnalazione dei genitori di una piccola alunna di quella scuola. La bambina raccontò ai genitori di alcune delle violenze subite riconducibili alle tre indagate. Il racconto inquietante della piccola venne raccolto dai genitori sgomenti che si rivolsero in cerca di spiegazioni proprio alla direttrice dell’impresa sociale Piccole Pesti ignari che stavano affidando i loro timori ad una delle tre indagate. I militari mediante l’attività di riscontri tecnici quali intercettazioni telefoniche ed ambientali nonché l’ausilio di telecamere installate nel plesso scolastico accertarono gravi episodi di violenza sui piccoli alunni.  I maltrattamenti reiterati però avvenivano con ruoli diversi e non in stile branco. Dai riscontri dei militari è emersa una cattiva gestione dell’istituto paritario non solo legato al periodo di indagine. Il clamore per l’arresto delle tre insegnanti sta sgretolando un clima di omertà e paura dove in alcuni casi la ‘salvezza’ di alcuni piccoli è stato un cambio di scuola da parte dei genitori ‘più attenti’.

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